
Omofobia: più coscienza del fenomeno, più informazione corretta
Note a margine dell’approvazione, in prima lettura alla Camera, del ddl Zan, testo di legge contro omofobia, transfobia, misoginia e forme di violenza o discriminazione contro i diversamente abili. «Tra i vari aspetti del dibattito legato all'approvazione del ddl», lo scorso 4 novembre, «c’è quello legato all'effettiva portata del fenomeno». Il Ministero dell’Interno – suggerisce l’associazione Tenda di Gionata in un comunicato dell’8 novembre – può avere contezza del solo fenomeno denunciato e quindi è costretto a sottostimare il dato reale. Ecco perché, spiega l’associazione, la violenza omofobica è molto più diffusa: le vittime provano disagio e spesso non si dichiarano omosessuali di fronte a un funzionario pubblico; il clima culturale non aiuta a percepire come “scorretta” la discriminazione contro le persone Lgbt; spesso la discriminazione è «crimine perfetto», condotto senza testimoni e difficilimente dimostrabile, peggio ancora quando la violenza è autoinflitta (tentato suicidio) in risposta a un clima insostenibile; la sfiducia nelle istituzioni, nella giustizia e nella burocrazia scoraggia la denuncia: molto spesso poi, in assenza di una normativa chiara, numerosi episodi di omofobia venivano classificati nel mucchio dei “futili motivi”.
Per questo, nel 2013, su iniziativa di Arcigay, è nato l’osservatorio e il sito “Cronache di ordinaria omofobia” che raccoglie denunce e segnalazioni, fornisce informazioni, dati, grafici interattivi e tanto altro sull'omofobia in Italia con l’obiettivo di accrescere – nei media, nelle istituzioni e nell’opinione pubblica italiana – una consapevolezza più reale del fenomeno.
«Con questa lettera – spiegano i volontari della Tenda di Gionata – vogliamo suggerire ai professionisti che lavorano nel mondo dell'informazione, di dare un’occhiata al sito omofobia.org». «Questo permetterà loro di accedere in maniera agile a una ulteriore fonte di informazione su un tema per il quale la correttezza dell’informazione è fondamentale».
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