
Migranti, al via campagna di solidarietà delle suore scalabriniane
Le Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane hanno aderito al progetto "Tucum", una iniziativa di fundraising che si ispira al concetto del "caffè sospeso" e che intende sviluppare percorsi virtuosi di donazione contrastando il fenomeno dei falsi poveri e del racket dell'elemosina. Tucum nasce grazie a una start-up tecnologica di Monopoli a vocazione sociale (la App Acutis), che si ispira alla vita del beato Carlo Acutis, alla quale stanno aderendo anche diverse altre Istituzioni religiose. Grazie a Tucum sarà possibile, per la sua prima fase, sostenere il progetto Chaire Gynai, di case per donne e minori migranti in condizioni di vulnerabilità, che le Suore Scalabriniane stanno coordinando a Roma. "Chi vuole aprire il suo cuore ai migranti, donando quello che può, può farlo in modo semplice da cellulare – spiega suor Neusa de Fatima Mariano, superiora generale delle Scalabriniane – La forza di tutti può fare tanto, ecco perché abbiamo deciso di promuovere il progetto Chaire Gynai, un modello nuovo di integrazione per donne rifugiate con bambini, rese vulnerabili dalla migrazione, ma che, allo stesso tempo, si trovano già in un regime di semiautonomia, pronte a una vita nuova. Abbiamo deciso di aderire perché crediamo nelle opere di carità e nei piccoli gesti che danno una speranza a chi è meno fortunato di noi. Soprattutto in questo periodo di pandemia è un segno per essere vicini, in comunità, mantenendo il distanziamento". La donazione è semplice e si fa attraverso la App Tucum. Basta scaricarla per donare in favore del progetto, che trattiene solo una piccola commissione fissa di 0,12 euro sotto i 10 euro e una variabile dell’8 per mille per importi fino a 200 euro (meno di 1 centesimo per ogni euro). "Il sogno è poter destinare tutto alla causa degli ultimi" dichiara l’ideatore del progetto, Giandonato Salvia, che di recente ha pubblicato per la San Paolo il libro “Luce in abbondanza” con la prefazione di Papa Francesco.
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