
Attaccano il papa per affossare il Vaticano II. "Famiglia Cristiana" intervista il card. Semeraro
«Chi attacca il papa vuole demolire il Concilio Vaticano II». Lo afferma Marcello Semeraro (73 anni, arcivescovo emerito di Albano, amministratore apostolico della stessa diocesi, collaboratore di fiducia di papa Francesco, cardinale dal 28 novembre scorso), intervistato da Luciano Regolo sul nuovo numero Famiglia Cristiana.
Francesco e il cardinale si conoscono da oltre 20 anni, spiega l’autore dell’intervista, e appena sei mesi dopo l’elezione, il papa l’ha nominato segretario del C9, il consiglio dei cardinali impegnato ad affiancare Francesco nella riforma della Curia romana.
Nel corso della conversazione, Regolo chiede un parere a Semeraro in merito agli «attacchi e critiche» che il papa riceve «da certi ambienti tradizionalisti», fomentati da alcuni media. «Certe disfunzioni nella Chiesa – spiega il cardinale – ci sono sempre state in ogni epoca, ma oggi si tende a darvi molto più risalto e senza invece dare la giusta importanza a tutte le cose belle e costruttive che vengono compiute al suo interno». Le buone esperienze nella Chiesa non fanno notizia. Detto ciò, prosegue Semeraro, «la mia impressione è che il vero bersaglio di accuse e critiche non sia papa Francesco, ma il concilio Vaticano II, quello che, secondo le parole di Giovanni Paolo II, è stato “una profezia per il Terzo Millennio” e le cui indicazioni devono ancora essere attuate. A differenza dei Pontefici che, da Giovanni XXIII in poi, lo hanno preceduto, il Santo Padre non ha vissuto il Vaticano II da protagonista o da testimone diretto, ne è piuttosto un figlio. Il Papa vuole che si viva il Vaticano II e chi è contro di lui, in realtà è contro quanto fu stabilito allora».
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