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Mediterraneo, una strage continua. Rapporto di Alarm Phone

Mediterraneo, una strage continua. Rapporto di Alarm Phone

ROMA-ADISTA. Una strage continua. Naufraghi, dispersi, respingimenti illegittimi. Alarm Phone ha raccolto e documentato quanto successo nel mar Mediterraneo centrale negli ultimi 6 mesi. Il report verrà presentato mercoledì, 27 gennaio, alle 18,30 sulla pagina Facebook di Mediterranea Saving Humans (@Mediterranearescue). Parteciperanno le attiviste di Alarm Phone e interverranno dalla Libia Ahmed e Adam.

 

Negli ultimi 6 mesi, da luglio a dicembre 2020, abbiamo assistito a una continuità nel Mar Mediterraneo centrale: lo Stato italiano e quello maltese si sono ritirati dai loro obblighi di salvataggio. Nonostante i tentativi di lasciar morire le persone in mare, la carenza di operazioni di salvataggio causata dall'assenza di navi da soccorso non ha impedito alle persone di fuggire dalle terribili condizioni di vita e dalla detenzione arbitraria a cui sono abitualmente sottoposte in Libia, così come quelle persone che fuggono dal peggioramento della crisi economica in Tunisia.

Alarm Phone è stato spesso l'unico attore rimasto operativo per monitorare le violazioni dei diritti umani in mare. Ha documentato centinaia di morti invisibili attraverso le testimonianze e le chiamate di parenti e sopravvissuti ai naufragi, oltre che di pescatori locali. Non ha mai ricevuto così tanti resoconti di naufragi invisibili come negli ultimi 6 mesi. Ed è in questo report che AP cerca di rendere conto di alcune di queste tragedie. Un’analisi approfondita divisa in sette sezioni: una cronologia delle esperienze di Alarm Phone e degli importanti sviluppi nel Mediterraneo centrale negli ultimi sei mesi; una panoramica e un'analisi delle vessazioni subite dalle navi delle ONG e del ruolo delle navi mercantili nelle dinamiche di salvataggio negli ultimi sei mesi; un resoconto dei recenti sviluppi politici in Italia; un'analisi del ruolo della sorveglianza marittima finanziata dall'UE della costa tunisina e del sostegno fornito alla Guardia Costiera tunisina; un approfondimento sulle acque tra Malta e la Libia: 139 miglia nautiche di mancata assistenza; un approfondimento sulla Libia: come l'UE continua a delegare le violazioni dei diritti umani e a finanziare le morti in mare; una sezione di testimonianze dalla Libia

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