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La Civiltà Cattolica parla russo

La Civiltà Cattolica parla russo

ROMA-ADISTA. Dopo quelle in francese, inglese, coreano, cinese e giapponese, da domani «La Civiltà Cattolica» esce anche in edizione in lingua russa.

La scelta della data conincide con un anniversario. Cinque anni fa infatti, il 12 febbraio 2016, a L'Avana, ci fu l'incontro fra papa Francesco e Kirill, patriarca ortodosso di Mosca e di tutta la Russia. Una scelta che intende sottolineare l’importanza di quell’episodio all’interno di un processo che resta in movimento, frutto di una lunga, paziente e delicata tessitura diplomatica, religiosa e politica, e che ha come obiettivo - per ora ancora di là da venire - la visita di Francesco a Mosca. Da questo punto di vista, l'edizione russa della «Civiltà Cattolica» - rivista le cui bozze vengono lette e corrette in Segreteria di Stato vaticana - costituisce una sorta di ponte gettato verso il Cremlino, (così come lo è stata l'edizione in lingua cinese nei confronti di Pechino).

«Oggi i cristiani ­– scrive il direttore, p. Antonio Spadaro, nell’editoriale inaugurale dell’edizione russa – sono chiamati a incontrarsi e a superare qualunque ostacolo pur di tendersi la mano. Ciò che ha spinto Francesco e Kirill a incontrarsi sono state le sfide del mondo, le frontiere reali, i drammi del nostro tempo. I cavilli della tattica politica e delle opportunità non possono trattenere i leader cristiani da una stretta di mani». 

La nuova edizione e il nuovo sito della «Civiltà Cattolica» (www.laciviltacattolica.ru) verranno presentati oggi pomeriggio, con un webinar a partire dalle ore 15.30  sul profilo Facebook del direttore dell’Istituto San Tommaso, p. Stephan Lipke 

(https://www.facebook.com/stephan.lipkesj.1) - che cura la versione russa del quindicinale dei gesuiti - con gli interventi dell’arcivescovo di Mosca, mons. Paolo Pezzi, e del nunzio apostolico nella Federazione Russa, mons. Giovanni D’Aniello, dello ieromonaco ortodosso Giovanni Guaita e di p. Spadaro.

 

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