Nessun articolo nel carrello

Caso Bose: «Assenza di ascolto e uso di un potere inquisitoriale inaccettabile»

Caso Bose: «Assenza di ascolto e uso di un potere inquisitoriale inaccettabile»

Sulla crisi – e sul dibattito ecclesiale scaturito – che ha investito Bose e il suo fondatore, Enzo Bianchi, aveva preso la parola, con un comunicato del 28 marzo scorso, l’Associazione dei Viandanti e diverse realtà e riviste aderenti alla Rete dei Viandanti, tra le quali Casa della solidarietà (Quarrata-PT), Città di Dio-Associazione ecumenica di cultura religiosa (Invorio, Novara), Gruppo Davide (Parma), Gruppo per il pluralismo e il dialogo (Verona), Itinerari e Incontri (Fonte Avellana-PU), Manifesto4ottobre (Brindisi), il foglio (Torino), Il Gallo (Genova), il tetto (Napoli), in dialogo (Quarrata-PT), l’altrapagina (Città di Castello-PG) e Tempi di Fraternità (Torino). Senza prendere parte pro o contro qualcuno nella disputa che ha coinvolto la Comunità, l’ed ex priore e il Vaticano, ma solo per «condividere riflessioni e sentimenti che ci accomunano».

Nella lettera aperta, i firmatari esprimevano alcune riserve su come la crisi è stata seguita e accompagnata, sia con «forme ispettive proprie di altri tempi», sia con i silenzi della Chiesa italiana e locale. «Purtroppo – si legge nella nota – si è riproposta, anche in questa stagione ecclesiale, la questione dell’autorità e del potere nella Chiesa, che stenta a trovare vie evangeliche nel comporre i conflitti di questo genere».

Alla posizione dei Viandanti ha replicato oggi il movimento di riforma Noi Siamo Chiesa (NSC), con una nota che «concorda»: «Nell’area dei cattolici “conciliari” – dice NSC – tanta è stata la preoccupazione per l’affievolimento (o addirittura la scomparsa) del carisma e dell’esperienza di Bose quanta è stata l’esitazione nell’esprimere opinioni. Ma non si tratta di una questione “privata” la cui gestione è da lasciare al solo sistema ecclesiastico accettando il silenzio della Chiesa italiana. Bose è stata un’esperienza di comunità cristiana dalla forte ispirazione ecumenica ed è stata contrastata da chi voleva e vuole chiudere la vita cristiana in confini rigidi e non modificabili. La "Rete dei Viandanti" ha rotto gli indugi e ha scritto un testo che "Noi Siamo Chiesa" condivide, in particolare dove deplora l’assenza di ascolto e l’uso di un potere inquisitoriale inaccettabile e unilaterale».Via Soperga 36 - 20127 Milano

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.