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Mediterranea: Mimmo Lucano condannato in un processo politico

Mediterranea: Mimmo Lucano condannato in un processo politico

ROMA-ADISTA. «Una sentenza vergognosa. Non riconosciamo alcuna legittimità al tribunale di Locri». È durissimo il commento dell'ong Mediterranea - in prima linea nel salvataggio dei migranti in mare - alla notizia che i giudici di Locri hanno condannato a 13 anni e due mesi Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace.

«Tutti sanno che questo era ed è un processo politico - spiega Mediterranea -. E che Mimmo è un ostaggio politico nelle mani di una cricca composta da un pugno di magistrati, giornalisti, carabinieri e agenti dei servizi. Ma loro sono gli esecutori di questo che si configura come il più grave attacco repressivo nei confronti della cultura e della pratica della solidarietà nel nostro paese. I mandanti siedono in parlamento. Sono coloro che hanno ideato il "sistema Libia", che ha al suo attivo migliaia di vittime innocenti in mare e in terra. Costoro si dicono "democratici".

Hanno dato il via a questo delirio aberrante sul piano giuridico e sociale per distruggere una delle poche esperienze concrete di municipalismo solidale, che dimostrava con i fatti che accogliere, convivere, crescere insieme è non solo possibile in questo mondo dell'esclusione e dell'indifferenza, ma anche assolutamente doveroso se non vogliamo ritrovarci nel disastro tutti quanti.

Mimmo Lucano ha fatto il sindaco delle persone, non degli apparati. Ha avuto il coraggio di mettere al centro la dignità umana e non gli interessi. L'hanno coperto di menzogne, incarcerato, e ora lo vogliono in galera per questo. Si dice che la legge è uguale per tutti, ma non è vero. Chi è povero o migrante deve subire ogni violenza, e chi lo aiuta è considerato un criminale. Quale sarebbe la legittimità di questo tribunale? Quella che deriva dall'essere al servizio di un sistema che finanzia torturatori e assassini?

A volte nel corso della Storia, bisogna riconoscere come non sia più possibile accettare ed obbedire. A volte bisogna rispondere alle ingiustizie organizzando e difendendo con ogni mezzo necessario il mondo diverso che in tanti sogniamo e di cui tutti avrebbero bisogno.

Siamo al fianco di Mimmo Lucano, ci stringiamo a lui, e a tutti e tutte coloro che pagano caro per aver scelto di stare dalla parte degli ultimi. Ma non basta. Siamo a disposizione, ognuno di noi in carne e ossa e noi collettivamente come Mediterranea, per proteggere un fratello sotto attacco e ciò che rappresenta.

Non accettiamo e non obbediremo».

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