Nessun articolo nel carrello

Refugees in Libya, nasce il loro sito web: la voce dei senza voce

Refugees in Libya, nasce il loro sito web: la voce dei senza voce

ROMA-ADISTA. Dal 2 ottobre, migliaia di donne, uomini e bambini migranti, bloccati nell'inferno libico, dormono, vivono e lottano di fronte alla sede dell’UNHCR a Tripoli. Chiedono di essere evacuati, di essere salvati da una fine orribile che in Libia è la normalità per le persone migranti. Il giorno prima di dare vita al presidio, il quartiere di Tripoli, Gargaresh, e le case nelle quali vivevano sono stati setacciate dalle forze militari e di polizia, stanza per stanza, alla ricerca di corpi da portare e torturare nei centri di detenzione. Chi è riuscito a sfuggire al rastrellamento, si è diretto alla sede dell’UNHCR, chiedendo di essere immediatamente evacuato verso un paese sicuro. Riuniti in migliaia, hanno deciso di organizzarsi ed eletto i loro portavoce per bucare il silenzio che li circonda e poter finalmente raccontare in prima persona le loro vite e i loro viaggi, senza filtri.

Da due mesi aggiornano quotidianamente il profilo Twitter che hanno creato per comunicare con il mondo @RefugeesinLibya. Oggi hanno fatto un ulteriore passo ed è nato il loro sito: refugeesinlibya.org. Testimonianze video, un blog quotidiano e la raccolta degli appelli che hanno mandato alle autorità africane, europee e mondiali. Il sito raccoglie le loro storie e tutti gli sforzi fatti nel tentativo di dare “voce” a chi non ha voce.

«È il risveglio delle persone oppresse unitesi per dare vita a un movimento – spiegano dall’ong Mediterranea saving humans, che sostiene il progetto –. Stiamo assistendo a un fenomeno storico e politico senza precedenti, a cui ancora una volta i mass media e la politica non stanno prestando alcuna attenzione. È nostro compito, e della società civile tutta, sostenere le nostre sorelle e i nostri fratelli in questa loro lotta che è anche la nostra. Chiediamo di sottoscrivere il manifesto che contiene le ragioni e le richieste di Refugees in Libya, di donare sul loro sito per sostenere concretamente la lotta, di rilanciare attraverso i tuoi profili social e su ogni altro canale disponibile, il loro sito. La solidarietà è l'arma dei poveri, ma non fa morti e feriti. Forse può evitarli».

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.