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Giornata della pace, PerugiAssisi: un commento al messaggio di papa Francesco

Giornata della pace, PerugiAssisi: un commento al messaggio di papa Francesco

In occasione della Giornata mondiale della Pace del primo gennaio, il coordinatore della Marcia PerugiAssisi Flavio Lotti ha commentato il messaggio di papa Francesco, sottolineando l’appello del pontefice a diventare «artigiani di pace» investendo su educazione, lavoro, salute e dialogo tra generazioni. Pace, interpreta Lotti, non è solo il contrario della guerra, ma servizio costante per la giustizia e i diritti umani. Il coordinatore della Marcia PerugiAssisi parla di un «profondo cambio semantico»: «Quando parliamo di pace non dobbiamo più pensare solo alle guerre» «ma a quel bene prezioso che spesso associamo ad una vita serena. È in questo cambio di prospettiva che la pace diventa “un mestiere di tutti” e non più un compito affidato ad eserciti, Stati e potenti». Un mestiere appunto «artigianale», che si realizza nel quotidiano, «con la cura, l’intelligenza, la passione, la pazienza e la tenacia degli artigiani».

La proposta di papa Francesco, insiste Lotti, ruota intorno a educazione, lavoro e dialogo, in una fase storica di profonda crisi per il lavoro e la formazioe. «Il papa ci invita a fare la nostra parte investendo sui giovani, sul dialogo con i giovani, sulla loro formazione e sul loro diritto ad avere un lavoro dignitoso».

Il papa denuncia infine, conclude Lotti, «il continuo aumento delle spese militari che hanno già superato i record della Guerra Fredda e che stanno alimentando una spaventosa corsa al riarmo. Liberare queste risorse per investire su un’educazione e un lavoro di qualità, sulla salute, la cura del territorio e del pianeta resta un obiettivo fondamentale di tutti i sinceri costruttori di pace».


* Papa Francesco in una foto [ritagliata del 2014] di Jeon Han - Korean Culture and Information Service; tratta da flickr, immagine originale e licenza

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