
Spagna: partiti di sinistra propongono al Parlamento di istituire la Commissione di indagine sugli abusi
E se l’istituzione di una Commissione indipendente d’indagine sugli abusi sessuali perpetrati da preti su bambini e minorenni fosse un’iniziativa civile o, meglio, statale? Constatato il niet della Conferenza episcopale a procedere in questa direzione, si sono mossi alcuni partiti spagnoli: Unidas Podemos, Bildu e Erc hanno deciso di formulare, nei prossimi giorni, una proposta in tal senso alla Camera dei Deputati. L’annuncio è stato dato dal presidente del gruppo di Unidas Podemos al Parlamento, Jaume Asens, in un’intervista all’agenzia Europa Press (29/12/21). Non ha definito quali dovrebbero essere i compiti dell’organismo, certamente l’ascolto delle testimonianze a partire dalle 251 raccolte dal quotidiano El País e consegnate a papa Francesco il 2 dicembre scorso.
Asens spera di avere l'appoggio dei socialisti su questa iniziativa, ma non è cosa scontata. La proposta, ha appreso Religión Digital, (3/1) mette a disagio il Psoe e il governo che è a guida socialista, perché attende l'approvazione di Isabel Celaá come ambasciatrice presso la Santa Sede e perché è stata avviata la trattativa con la Santa Sede per la riforma consensuale degli Accordi Chiesa-Stato.
«Mi fa strano pensare che partiti come il Psoe siano esclusi da questa iniziativa», ha detto Asens, «perché è di buon senso, ragionevole e va incontro a quello che chiede papa Francesco».
La Chiesa non ha reagito alla proposta di Podemos, non ufficialmente. Ma, stando a “gole profonde”, pare che prevalga l’indifferenza. L’iniziativa è considerata un “buco nell’acqua” (un bridns al sol), un fallimento in partenza, in pratica la Commissione «nascerebbe morta», perché, si dice, non potrà avere accesso agli archivi ecclesiastici.
*Foto di dominio pubblico
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