
Il papa in Libano: non è ufficiale ma reale
Il papa in Libano? Sì, ci andrà, a giugno come noto da ieri, ma molta è l’irritazione del Vaticano perché l’annuncio ufficiale, che spetta alla Sala Stampa (a meno che non lo comunichi il papa, ma ubi maior…) non è ancora stato dato e per il quale sarebbe forse passato ancora un discreto lasso di tempo. Si può parlare a ragione di “voce dal sen fuggita”, ma a chi appartenga (il sen) non è facile saperlo e in realtà poco interessa, soprattutto ai libanesi.
Di sicuro, come scrive VaticanNews ieri, è stato «il Nunzio apostolico in Libano, monsignor Joseph Spiteri» a informare il presidente libanese Michel Aoun che «papa Francesco visiterà il Libano a giugno». Notizia che doveva rimanere riservata. Una volta diffusa, però, tutte le parti interessate hanno dovuto entrare in partita: di VaticanNews abbiamo già detto; Aoun ha scritto un tweet manifestando gaudio e gratitudine («I libanesi aspettano da tempo questa visita per esprimere la loro gratitudine per l’attenzione di Sua Santità nei confronti del Libano e per ringraziarlo per le iniziative che ha intrapreso per il Paese e per le preghiere che ha offerto per la sua pace e la sua stabilità»); il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni, non potendo smentire, ha ammesso che tale eventualità è «un’ipotesi allo studio»; e i vescovi maroniti ieri, alla fine dell’incontro che li ha visti riunirsi presso la sede patriarcale di Bkerké, sotto la presidenza del patriarca card. Béchara Boutros Raï, hanno espresso in una nota «la loro gioia per la notizia della visita di Papa Francesco in Libano in agenda il prossimo giugno». In attesa dei dettagli del programma, ovviamente. E se le date non sono conosciute, già si parla dei giorni 12 e 13.
Uno scenario comunque difficile quello libanese, travagliato da una pesante crisi economica e sociale che ha ridotto allo stremo il popolo. Crisi accompagnata e/o causata dalla incertezza ormai annosa del quadro politico e che si spera possa concludersi con le elezioni parlamentari il prossimo 15 maggio e presidenziali a ottobre.
*Beirut vecchia. Foto tratta da pixabay.com, immagine originale e licenza
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