
Il TPNW compie 5 anni: i pacifisti chiedono all’Italia più coraggio
In tutto il mondo si celebra oggi una ricorrenza storica: il quinto anniversario del Trattato sulla Proibizione delle armi nucleari (TPNW), adottato dalle Nazioni Unite Il 7 luglio 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021, 90 giorni dopo la ratifica del cinquantesimo Stato. Prima del TPNW, spiegano in un comunicato di ieri di Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo (partner dell’ICAN e promotori della campagna “Italia, ripensaci”), le armi nucleari erano le sole armi di distruzione di massa a non essere soggette a una messa al bando generalizzata, nonostante il danno catastrofico, diffuso e persistente che possono causare».
Nel bilancio di Senzatomica e Rete Pace e Disarmo di questi 5 anni si riconosce che «sono stati fatti grandi passi in avanti a livello internazionale», ma anche che «la strada per arrivare ad un mondo libero» dalle armi e dalla minaccia del nucleare «è ancora lunga», come dimostra anche l’attuale guerra in Ucraina.
Il TPNW, spiegano i pacifisti, «rappresenta per noi lo strumento primario per garantire un futuro al nostro Pianeta e la via verso un mondo libero dalla minaccia atomica. In cinque anni il tema del disarmo nucleare ha assunto un peso sempre più rilevante e auspichiamo per il futuro che il Governo italiano possa decidere di svolgere un ruolo più coraggioso»
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