
Accordo in Etiopia: la «gioia» dei vescovi
Molte madri non dovranno più piangere per le sofferenze dei loro figli: così il card. Berhaneyesus Demerew Souraphiel, arcivescovo metropolita di Addis Abeba e presidente della Conferenza episcopale cattolica d'Etiopia (CBCE), ha salutato l’accordo raggiunto tra governo centrale e ribelli tigrini, sotto la mediazione dell’Unione Africana e dell’ex presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, con il sostegno dell'ex presidente keniano Uhuru Kenyatta e dall'ex vicepresidente sudafricano Phumzile Mlambo-Ngcuka.
All’indomani del cessate il fuoco permanente, siglato il 2 novembre scorso a Pretoria, in Sudafrica (v. Adista online), il cardinale ha espresso la sua «gioia»: «Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lottato per arrivare a questo risultato e coloro che hanno contribuito a renderlo un successo». Dopo il tempo delle preghiere, che hanno portato i loro frutti, Berhaneyesus ha invocato ora un tempo di dialogo con spirito di riconciliazione, perché, afferma, «la pace non si ottiene vincendo, prescinde dal conflitto, ma si costruisce con uno spirito di umiltà e perdono» (Cisa, 4 novembre).
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!