Nessun articolo nel carrello

Denuncia contro l'Opus Dei: il comunicato

Denuncia contro l'Opus Dei: il comunicato

Una denuncia istituzionale per frode normativa contro l’Opus Dei è stata depositata il 27 giugno scorso da due ex membri dell’Opera presso la Nunziatura della Santa Sede a Madrid e inoltrata il 29 giugno ai dicasteri vaticani del Clero e della Dottrina della Fede. La denuncia, in otto lingue, è sottoscritta da ex membri di diverse parti del mondo e chiede la soppressione dell’Opera nella forma attuale; l’iniziativa è stata illustrata da loro stessi in un video pubblico diffuso su Youtube e rilanciata da Religión Digital (3/7).

Di seguito riportiamo il testo integrale del comunicato, firmato dal referente Antonio Moya Somolinos, che illustra nei dettagli l'iniziativa di denuncia.

 

Roma, 7 luglio

Il 27 giugno 2023 è stata presentata una denuncia internazionale contro l'istituzione della Prelatura personale della Santa Croce e dell'Opus Dei. L’accusa è di frode normativa istituzionale e di abuso di potere attraverso pratiche occulte. Gli attuali membri dell'organizzazione hanno espresso il loro sostegno all'accusa, sottoscrivendo la realtà di inganni e menzogne da parte dei dirigenti dell'Opus Dei, e in primo luogo del Consiglio Generale e dell'Assessorato centrale con sede a Roma.

L'accusa, che ha scosso le fondamenta di questa influente istituzione ecclesiastica, evidenzia frodi e usurpazioni istituzionali di norme che sono state sistematicamente tenute nascoste alla gerarchia della Chiesa.

Il contenuto della denuncia dimostra che gli statuti legali dell'Opus Dei sono stati sostituiti di fatto da 46 documenti di natura normativa, denominati "interni" dall'istituzione, e tenuti segreti alla Santa Sede. Sono questi ultimi a regolare la vita e la coscienza dei membri. Queste regole, vincolanti per gli appartenenti all’istituzione, permettono la violazione sistematica della loro coscienza attraverso abusi di potere, di coscienza e spirituali.

Tali pratiche, che si pongono al di fuori del Codice di diritto canonico e della legislazione internazionale che proibisce le associazioni segrete, hanno portato a una distorsione e ad una manipolazione del carisma originale dell'istituzione, deviando, in una dinamica settaria, verso le posizioni abituali delle sette distruttive. Tutto ciò è incompatibile con una vita cristiana ed è inconcepibile all’interno della Chiesa cattolica. Gli attuali membri dell'Opus Dei si stanno unendo alla denuncia contro la posizione "ufficiale" di coloro che guidano la prelatura e cominciano a sostenere che l'unica via d'uscita possibile stia in ciò che dice la denuncia e in ciò che ha spiegato Antonio Moya venerdì scorso, sul canale YouTube di Agora Quantica.

I denuncianti hanno, d’altra parte, sottolineato, nella loro lettera, di rispettare la presunzione di innocenza dei denunciati fino alla decisione della Santa Sede. Nonostante la gravità della denuncia, dietro la quale vi sono molte vite distrutte o profondamente danneggiate dall’esperienza nell’istituzione, si mette in evidenza che essa non reca con sé alcun tipo di rancore verso nessuno, ma solo un desiderio di giustizia.

Con la denuncia si chiede la soppressione dell'Opus Dei nella sua forma attuale e la sua eventuale rifondazione da parte della gerarchia ecclesiastica, se questa lo riterrà opportuno, con nuove regole e diversi governanti che abbiano la volontà di vivere in comunione con la Chiesa, in considerazione dell'incapacità degli attuali dirigenti, che da molti anni dimostrano di non avere la volontà di obbedire alla Santa Sede e alla gerarchia ecclesiastica.

Questo scandalo senza precedenti evidenzia la necessità di indagare a fondo sulle accuse e di assicurare che sia fatta giustizia per le molte vittime di abusi all'interno dell'Opus Dei. L'accusa ha suscitato l'attenzione di tutto il mondo e si attendono sviluppi significativi nei prossimi mesi, man mano che i dettagli di questa torbida vicenda verranno svelati. 

Telefono: +34652172226

Postal Notification: Antonio Moya Somolinos

PO Box 5134 - 14080 Spagna

 

* La sede dell'Opus Dei, in viale Bruno Buozzi a Roma.  Foto di JPSonnen da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.