Elezioni in RDCongo: la condanna e l’appello dei vescovi
Per i vescovi della Repubblica Democratica del Congo (RDC) le elezioni del 20 e 21 dicembre scorso hanno rappresentato «una catastrofe elettorale»: «frodi», irregolarità, malfunzionamenti ovunque, ecc. inficiano il risultato del voto. «Queste elezioni sono state caratterizzate, in generale, da frode, corruzione su larga scala, vandalismo del materiale elettorale, incitamento alla violenza, detenzione illegale di DEV, compravendita delle coscienze, intolleranza, immodestia, attacco ai diritti umani, alla vita umana e alla dignità delle persone arrivando al punto di umiliare pubblicamente le donne». Nel messaggio della Conferenza Episcopale Nazionale del Congo (CENCO) i vescovi accusano la Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) di aver «organizzato le elezioni in modo sprezzante, in violazione del quadro giuridico nazionale e dell’amministrazione elettorale».
I vescovi congolesi lanciano dunque un appello alle istituzioni del Paese: «Considerando le molteplici sfide dal punto di vista socio-politico, economico e di sicurezza, che il nostro Paese si trova ad affrontare, ci rivolgiamo, ancora una volta, agli organi competenti la cui missione è garantire stabilità, giustizia e coesione nazionale, ad usare saggezza e intelligenza consapevole per costruire un nuovo Congo, nell'unità e nella pace».
Al presidente dichiarato eletto, i vescovi chiedono di «essere garante dell'unità nazionale e dell'integrità territoriale. Gli porteremo il nostro contributo che potrà aiutarlo a portare a termine questo secondo e ultimo mandato nell’interesse del popolo congolese». Al governo, invece, chiedono «di adottare le misure necessarie e urgenti per scoraggiare la xenofobia e le ondate di tribalismo rilevate durante la campagna elettorale e di mettere in atto un meccanismo politico per rafforzare la coesione nazionale, di impegnarsi al massimo per organizzare, quanto prima, possibile, le elezioni nei territori di Rutshuru, Masisi e Kwamouth, svolgere indagini serie per identificare tutte le persone coinvolte nell’appropriazione indebita di DEV, proporre al Legislatore la riforma della CENI per assicurare e garantire un buon governo elettorale. La sua indipendenza deve essere chiaramente chiarita in relazione alle leggi nazionali che governano il nostro Paese e alle legittime aspettative del popolo congolese».
Leggi il messaggio dei vescovi congolesi sul sito della CENCO
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