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Comunità energentiche rinnovabili: presentato il vademecum della Cei

Comunità energentiche rinnovabili: presentato il vademecum della Cei

ROMA-ADISTA. Si è svolta ieri, 22 maggio, presso la sede della Conferenza episcopale italiana di Circonvallazione Aurelia 50 a Roma, la presentazione istituzionale del Vademecum per le Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer), preparato dal Tavolo Tecnico sulle Comunità Energetiche Rinnovabili della Segreteria generale.

Nel porgere il suo saluto, il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha espresso il ringraziamento della CEI al ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, a Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei Servizi Energetici, e a Vinicio Mosè Vigilante, amministratore delegato del Gse, per «il lavoro condiviso nella stesura di questo documento che segna una tappa fondamentale per le nostre comunità e per la salvaguardia della nostra Casa comune».

«Non può esistere un autentico sviluppo economico senza garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, inclusa la dimensione ambientale. Al contempo, le preoccupazioni ambientali non possono e non devono tradursi in una nuova forma di marginalizzazione dei poveri e degli ultimi - ha spiegato Zuppi, sottolineando che, - come uomini e cristiani, siamo chiamati ad amministrare in maniera responsabile i beni del Creato».

In quest’ottica, le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano un passo decisivo verso una transizione energetica in una prospettiva di ecologia integrale, che abbraccia la tutela dell’ambiente, la giustizia nei rapporti economici e sociali, la cura della persona umana e delle comunità.

«Per affermare il modello delle Cer – ha detto il ministro Pichetto Fratin – serve un forte impegno di informazione e divulgazione: grazie a questo Vademecum, sarà ancora più chiaro il valore sociale delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Gli enti religiosi, naturali destinatari delle nuove forme di incentivo – ha rilevato il ministro – sono tra i principali protagonisti di questa svolta energetica a lungo attesa dal Paese».

«Le Comunità Energetiche Rinnovabili hanno finalità sociali, oltre che economiche e ambientali. In questo senso è da salutare con favore il sostegno che può arrivare dagli enti religiosi. Le Cer rappresentano inoltre una misura importante di contrasto alla povertà energetica: possono permettere alle Diocesi non solo di destinare risorse economiche alle famiglie in difficoltà, ma anche di migliorare luoghi parrocchiali dedicati alla socialità», ha osservato da parte sua il presidente del Gse Arrigoni.

Il Vademecum, che verrà regolarmente aggiornato per recepire in maniera continuativa gli sviluppi a livello normativo, di mercato e pastorale, è disponibile sui siti www.chiesacattolica.it e https://tavoloenergia.chiesacattolica.it/. 

Oltre a fornire alcune informazioni di carattere generale e a suggerire strumenti e metodologie utili per le Chiese locali e gli enti religiosi, il testo propone infatti una road map per la costituzione di una Cer. L’approfondimento sul tema delle Comunità energetiche, a partire dalle motivazioni che hanno portato la Chiesa ad occuparsene all’interno della più ampia riflessione sulla cura del Creato ispirata dall’Enciclica Laudato si’, si affianca alla presentazione del quadro normativo, dei possibili modelli organizzativi e dell’iter che porta concretamente alla creazione di una Cer.

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