Nella Famiglia di Maria, «Il divieto vaticano di venerare le apparizioni di Amsterdam viene ignorato». Testimonianze
È in corso ormai da due anni l'inchiesta disposta dal Vaticano sul co-fondatore ed ex superiore dell'associazione pubblica di fedeli Pro Deo et Fratribus-Famiglia di Maria e dell'associazione clericale Opera di Gesù Sommo Sacerdote (OJSS) p. Gebhard “Paul” Sigl, accusato di «presunti abusi spirituali e manipolazioni», come si legge sul comunicato pubblicato sul sito della comunità, e di aver messo in atto un «sistema di potere» dei quali vi sarebbero «vittime» dentro e fuori entrambi gli istituti. Adista, dal dicembre 2022, ha riportato in una lunga inchiesta su questa comunità dalle origini molto controverse numerose testimonianze di presunte vittime e testimoni, che coprono 30 anni di vita della comunità e che documentano presunti abusi di potere, spirituali, psicologici.
Il 5 giugno 2022, il governo dell’Opera di Gesù Sommo Sacerdote e della Famiglia di Maria è stato affidato, con decreto del Dicastero per il Clero e i Seminari approvato da papa Francesco in forma specifica, a mons. Daniele Libanori come commissario pontificio plenipotenziario e a suor Katarína Krištofová come co-commissaria. Il loro compito: verificare quanto emerso dalla visita apostolica del 2021-2022 portata avanti da mons. Francesco Cacucci (vescovo emerito di Bari) e dalla stessa suor Krištofová e disegnare eventuali futuri percorsi per i due istituti, sostenendone i membri attraverso un dialogo «adeguato allo scopo dell’incarico», nella prospettiva di un «processo di rinnovamento» per il quale erano stati predisposti «alcuni Direttori con i quali si intende organizzare la vita liturgica e la preghiera, la gestione dell’economia e la vita fraterna».
Un anno e mezzo prima, il 30 dicembre 2020, il Dicastero per la Dottrina della Fede aveva già definitivamente sancito l'inautenticità delle cosiddette “apparizioni di Amsterdam” della veggente Ida Peerdeman, amica intima di Gebhard Sigl; apparizioni che ruotavano intorno alla figura di Maria “Nostra Signora di tutti i popoli” e alla richiesta del dogma di Maria corredentrice, che costituivano un fondamento nella vita spirituale della Famiglia di Maria, tanto che ad essa è tuttora affidata la cura pastorale dell'omonimo santuario ad Amsterdam.
In questi due anni, tuttavia, le cose non sembrano essere andate per il verso auspicato: il 17 febbraio scorso veniva infatti data notizia della chiusura del noviziato, dopo sei mesi di tentativi, evidentemente rivelatisi infruttuosi, di dare una nuova spinta alla formazione femminile presso le Catacombe di Priscilla (Roma). Nel frattempo, abbiamo appreso da ex membri della comunità la notizia secondo cui è uscito ufficialmente dall'Opera di Gesù Sommo Sacerdote uno dei suoi membri più eminenti, mons. Lubomir Welnitz, slovacco, segretario particolare del card. Mauro Piacenza (che fino a qualche settimana fa era a capo della Penitenzieria apostolica).
Studenti della scuola affidata alla Famiglia di Maria: “Nessuno ci ha informati di nulla”
Che quel muro compatto eretto dalla comunità e dai suoi sostenitori a difesa di p. Sigl – secondo una dinamica difensiva che si produce spesso quando la comunità fa fatica a “vedere” e dare un nome a manipolazioni psicologiche, ricatti affettivi ed emotivi, limitazioni della libertà personale – stia cominciando a sgretolarsi si evince anche da un altro segnale, nel quale ci siamo imbattuti nel corso di ricerche capillari sui social. A Nitra, in Slovacchia (il Paese dove si trovano le radici storiche della comunità), sembra essere in corso una mobilitazione all'interno della locale scuola cattolica, il Liceo dei Santi Cirillo e Metodio (GCM), informalmente (ma nella sostanza) legata alla Famiglia di Maria e dove Gebhard Sigl insegnò da giovane. In un post pubblicato su Instagram il 9 maggio scorso, gli studenti e le famiglie lamentano di non essere stati mai messi al corrente della situazione della comunità e scrivono che, sebbene nel 2020 il Dicastero per la Dottrina della Fede abbia definitivamente respinto come non sovrannaturali le presunte apparizioni (oggetto di culto particolare nella Famiglia di Maria) di “Nostra Signora di tutti i Popoli” della veggente Ida Peerdeman, intima amica di Gebhard Sigl, e nonostante sia quindi vietato qualsiasi riferimento a esse nell'ambito della devozione mariana, «le sorelle della Famiglia di Maria, sulla base delle testimonianze di studenti indipendenti del GCM, non ne hanno mai preso esplicitamente le distanze; al contrario, si comportano come se il documento in questione non fosse mai stato emesso».
Facendo anche riferimento alle accuse «di manipolazione spirituale e di disfunzioni settarie basate sulla visita apostolica, affrontate (finora senza successo) nel processo di rinnovamento», «gli studenti, ma soprattutto i genitori» fanno sapere di «non essere stati informati sugli eventi in corso nella comunità, che è responsabile dell'educazione dei loro figli».
«Ignorato il diveto di parlare delle apparizioni di Amsterdam»
Alcune testimonianze specifiche sono pervenute ad Adista da studenti della scuola. Ecco quello che raccontano – naturalmente in forma anonima - in merito all'indifferenza dello staff della Famiglia di Maria verso il divieto vaticano di venerare le apparizioni e le visioni di Nostra Signora di tutti i popoli.
«Nella cappella della nostra scuola, sotto l'ambone, c'è un tavolo su cui gli studenti possono lasciare le loro intenzioni di preghiera», racconta uno studente. «Quando qualcuno decide di farlo, accanto trova dei fogli, dei magneti e delle penne. Durante quest'anno scolastico, le penne che si trovavano lì contenevano all'interno un piccolo rotolo di carta con un messaggio pieno di riferimenti alle apparizioni di Haarlem (vedi le immagini allegate). Circa un mese dopo, il movimento studentesco "GCM indipendente" ha pubblicato un post per informare gli studenti sulla non autenticità delle apparizioni avvenute a Ida Peerdeman. Tuttavia, la comunità della Famiglia di Maria evita di prendere l'iniziativa per rifiutarle. E afferma di non sapere nulla in merito ai rotoli di carta inseriti nelle penne. Assurdo, perché quelle penne venivano vendute».
«La mia prima esperienza con il comportamento anomalo delle sorelle – spiega un altro studente - risale all'inizio dei miei studi a scuola. Ogni classe della scuola deve partecipare a un ritiro spirituale organizzato da FM/OJSS. All'epoca non sapevo della non autenticità delle apparizioni di Haarlem-Amsterdam, anche se avevo sentito parlare di queste già dalle suore. Pensavo si trattasse di un'apparizione mariana autorizzata, con la stessa autorità di Fatima, Lourdes, ecc., quindi la accettavo come autentica. Durante il ritiro spirituale, per aiutarci a conoscere meglio i nostri compagni di classe, ci venne chiesto di disegnare ciò che apprezzavamo di più nella nostra vita. Gli studenti disegnarono la famiglia e altri soggetti che per loro avevano valore, ma il disegno di chi ci guidava nell'attività era una raffigurazione della Signora di Tutti i Popoli. Non ricordo esattamente cosa ci disse al riguardo e se menzionò Haarlem, poiché non prestai attenzione ai dettagli, ma posso dire che sentivo un insistente riferimento alla devozione e al culto che non era appropriato nel contesto di ciò che stavamo facendo.
Non hanno mai detto a nessuno studente che l'apparizione di Amsterdam non è autentica. Non ci hanno mai fatto vedere i documenti del vescovo di Haarlem-Amsterdam Hendriks del 2020 riguardanti la dichiarazione negativa della Congregazione per la Dottrina della Fede sull'apparizione. La scuola ritiene molto importante informare i genitori in modo trasparente su ciò che vi accade. Ma non hanno mai informato né noi, né i genitori, delle questioni riguardanti Haarlem-Amsterdam. Hanno cercato sempre di non parlarne e di evitare la questione della condanna vaticana delle apparizioni della Signora di Tutti i Popoli, invece che semplicemente e apertamente parlarne in pubblico. Durante gli anni dei miei studi, non ho mai sentito dire nulla di negativo su Haarlem, solo conferme.
Un fatto molto inquietante a cui ho assistito e che prova tutto questo è avvenuto dopo l'incontro diocesano giovanile del 2023, nella domenica di Cristo Re. Nella sala principale del dormitorio inferiore c'era sempre un grande quadro della Signora di Tutti i Popoli. La settimana dopo l'evento diocesano, fu tolto e sostituito con il quadro di Gesù "Confido in te" (forse erano stati sollecitati dalle autorità diocesane a rimuoverlo?). Un gruppo di studenti ha quindi chiesto il perché di tale cambiamento. La risposta è stata che dopo l'incontro diocesano, a seguito di una tragedia familiare - uno dei nostri studenti era stato ucciso dal fratello – si voleva implorare la misericordia del Signore per la sua anima. Ma la verità è che non è mai stato dichiarato pubblicamente ai residenti del dormitorio che il quadro era stato cambiato per questo motivo. Piuttosto, hanno utilizzato come pretesto quella tragica morte solo per non ammettere che c'era qualcosa di sbagliato sull'origine del quadro. Alla data in cui scrivo (6 mesi dopo quella tragedia), nessuno ha pubblicamente fatto riferimento al quadro per commemorare la tragica morte o pregare. Piuttosto, le suore hanno esplicitamente usato la morte di uno studente come pretesto, solo per non mettere in discussione la Signora di Tutti i Popoli davanti agli studenti.
Nel dicembre 2023, poi, i chierichetti sono stati portati in un pellegrinaggio privato a Roma, per pregare per la conversione del Medio Oriente e per scongiurare una guerra, “perché - così è stato spiegato dagli accompagnatori - Nostra Signora negli anni '50 aveva annunciato che una guerra sarebbe potuta venire da quella regione”, facendo così apertamente riferimento all'apparizione davanti agli studenti».
«Negli ultimi 2 anni, ho la sensazione che le sorelle della comunità diano alla Beata Vergine Maria maggiore potere che a Gesù, o che la mettano sullo stesso livello della Santissima Trinità», commenta una studentessa. «Questa è la sensazione che ho dalla loro espressione di fede. Inoltre, insistono che "l'unico modo per arrivare in paradiso è attraverso la Beata Vergine" e così via. Anche io ho visto le penne menzionate, con il messaggio anche in lingua tedesca».
Ma c'è anche chi tra gli studenti ha già fatto una prima esperienza di una manipolazione spirituale, e da minorenne. «Qualche anno fa», racconta un altro studente, «durante un'adorazione del Santissimo Sacramento, sentii la mia prima vocazione al sacerdozio. Quando mi confidai con i preti della comunità, mi fu subito detto che ero chiamato alla comunità OJSS e che la mia vocazione verso di essa stava cominciando a crescere. Ma quando ne parlai con un sacerdote diocesano, egli rispose che la vocazione al sacerdozio che sentivo non doveva essere necessariamente verso l'OJSS se non lo sentivo, anche se nella comunità si insisteva su questo punto. Fu la mia prima esperienza con l'abuso spirituale, per il quale la comunità è purtroppo nota».
* Foto: Cattedrale di Nitra, Ingo Mehling, da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!