
Famiglia di Maria: comunicato sul commissariamento vaticano
ROMA-ADISTA. In fondo alla sezione "Comunità", al paragrafo "governo", è apparso oggi, sul sito della Famiglia di Maria (qui la nostra inchiesta) un comunicato in italiano e in francese che informa su quanto sta accadendo, da due anni a questa parte, all'interno della comunità religiosa, ovvero la visita apostolica e il successivo commissariamento da parte del Vaticano, a causa dei presunti abusi psicologici e spirituali del co-fondatore ed ex-presidente p. Gebhard Paul Maria Sigl. Qualche giorno fa, sul sito della diocesi normanna di Séez, dove ha sede la comunità francese, era apparso un comunicato del vescovo mons. Bruno Feillet, dello stesso tono.
Non viene mai fatto il suo nome, nel corso di tutto il testo. Viene chiamato "il superiore dell'Istituto" o "il fondatore". «Con decreto del Dicastero per il Clero e i Seminari in data 5 giugno 2022, approvato dal Santo Padre Francesco in forma specifica - si legge nel comunicato - il governo dell’OJSS e dell’Associazione Pro Deo et Fratribus - Famiglia di Maria è stato affidato a un Commissario Pontificio plenipotenziario nella persona di S. E. R. Mons. Daniele Libanori SJ affiancato da una Co-Commissaria nella persona di Sr Katarína Krištofová SDR. Contestualmente il Dicastero per il Clero e i Seminari ha disposto un’inchiesta sul Superiore dell’Istituto e la cessazione di ogni suo contatto con i Membri».
Il compito loro affidato, secondo il decreto di nomina, è così definito: «“1. Assumere il governo dell’Associazione clericale intitolata Opera di Gesù Sommo Sacerdote e dell’Associazione Pro Deo et Fratribus - Famiglia di Maria; 2. verificare la fondatezza degli elementi e delle conclusioni emerse dalla Visita Apostolica e la relativa Relazione Conclusiva; 3. determinare, in collaborazione con questo Dicastero, eventuali futuri percorsi per le suddette Associazioni Opera di Gesù Sommo Sacerdote e Pro Deo et Fratribus - Famiglia di Maria; 4. esercitare una premurosa attenzione nei confronti dei Membri delle Associazioni, promuovendo e sostenendo una effettiva comunione attraverso un dialogo adeguato allo scopo dell’incarico”».
La visita Apostolica 2021-2022 dell’OJSS e dell’Associazione Pro Deo et Fratribus - Famiglia di Maria, condotta dall'arcivescovo emerito di Bari mons. Francesco Cacucci, aveva fatto emergere «con chiarezza, tra gli altri elementi: 1. la necessità di rivedere l’esercizio dell’autorità, che deve essere congiunta alla verità, per rispettare la coscienza; 2. la necessità di preservare l’entusiasmo della fede dei giovani, lo zelo missionario, il dinamismo apostolico, per mezzo di un’adeguata formazione», spiega il comunicato interno. Un comunicato che, citando il Decreto vaticano, parla dei «presunti abusi spirituali, manipolazioni e un sistema di potere messo in atto dal fondatore», di fronte ai quali ora si attende un «cammino di purificazione» che comporta «anche un confronto sincero con quanti, dentro e fuori di entrambi gli Istituti», ne sarebbero stati «vittime».
La nomina di un Commissario e di una Co-Commissaria va compresa, prosegue il comunicato, «come opportunità per l’Istituto di un profondo rinnovamento e come invito a portare a compimento il passaggio dalla fase fondativa a una fase più istituzionale, adeguando le strutture di governo alle esigenze maturate con la sua crescita e diffusione». Compito dei commissari è sviluppare un'azione «tesa a favorire nei Membri dell’Istituto una matura autonomia del giudizio e il consolidamento della spiritualità, da fondare maggiormente sulla sana tradizione e sul magistero sicuro della Chiesa. Di qui un processo di revisione dei percorsi formativi garantendo anzitutto la netta distinzione tra la funzione di governo e l’accompagnamento spirituale».
Viene poi affrontato anche l'aspetto economico: «Infine è apparso necessario intervenire allo scopo di assicurare una struttura economica in grado di garantire il mantenimento dei soggetti in formazione, l’assistenza ai Membri anziani e malati nonché il sostegno alle Missioni».
Da parte dell’Istituto, «la decisione del Dicastero per il Clero e i Seminari è stata accolta con apertura e con sincera volontà di collaborare allo scopo di raggiungere gli obiettivi indicati».
Come abbiamo raccontato nella nostra inchiesta, i trent'anni di "monarchia assoluta" di p. Gebhard Sigl, al quale il suo mentore - pedofilo pluricondannato - p. Joseph Seidnitzer, nuovo sedicente Pietro della Chiesa degli ultimi tempi, aveva imposto il nome di Paolo, nuovo apostolo delle genti - avrebbero marchiato per sempre molte vite con violenze psicologiche, restrizioni della libertà personale, una spiritualità centrata sul dolore e su rivelazioni private e, per le laiche consacrate, sulla "santificazione dei preti"; i testimoni hanno parlato di minacce, ricatti affettivi, dinamiche di segretezza, un pensiero unico, quello del fondatore, lui, p. Gebhard Paul Maria Sigl.
Mentre continuano ad arrivarci testimonianze di ex membri e di persone che a vario titolo hanno incrociato la comunità, restituendoci ogni volta la stessa immagine e lo stesso vissuto, ancora molte domande restano aperte sulle responsabilità del Vaticano - al cui interno lavorano, in posizione di rilievo, alcuni membri della comunità - nel dare credibilità e appoggio a un personaggio che già 30 anni fa era contestato (lo dimostra un documento del 1995), fino ad approvare la fondazione, nel 2008, del braccio sacerdotale, l'Opera di Gesù Sommo sacerdote.
Oltre che in Francia, la Famiglia di Maria è presente in altri Paesi europei ed extraeuropei, e in particolare in quelli germanofoni e in Slovacchia, dove la comunità gode di ampio favore da parte dei vescovi: fino a oggi, nei siti delle diocesi in cui la Famiglia di Maria è presente, nessun comunicato è apparso.
Forte il legame anche con la fondazione "Aiuto alla Chiesa che soffre", presieduta dal card. Mauro Piacenza, noto per le sue posizioni ultraconservatrici, che è anche Penitenziere maggiore in Vaticano. L’assistente ecclesiastico internazionale di "Aiuto alla Chiesa che Soffre" è stato, fino a tempi recentissimi, p. Martin Barta, che fa parte della Famiglia di Maria-Opera di Gesù Sommo Sacerdote, così come l’assistente ecclesiastico per la sezione italiana dell’Acs, il religioso colombiano padre Martino Serrano. P. Sigl è stato anche ospite della Tv della fondazione.
* Nella foto (1986), a sinistra p. Joseph Seidnitzer, pluricondannato per pedofilia, "mentore" di Gebhard Sigl (a destra) e cofondatore con lui dell'Opus Spiriti Sancti, sciolta dal Vaticano nel 1990. Dalle sue ceneri nascerà la Famiglia di Maria.
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