Il Consiglio di Sicurezza approva il cessate il fuoco a Gaza. Con il favore di Israele e Hamas
Il Consiglio di Sicurezza Onu, con 14 i voti a favore e una astensione, quella della Russia, ha approvato ieri 10 giugno il piano degli Stati Uniti su Gaza. La proposta avanzata all’Onu era stata presentata dal presidente Usa Joe Biden il 31 maggio scorso. Prevede un «cessate il fuoco pieno e completo», il rilascio degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, la restituzione dei resti degli ostaggi morti e la liberazione di prigionieri palestinesi. Il testo dell’accordo è noto solo per sommi capi.
Hamas ha già dichiarato che «accoglie con favore» la risoluzione Onu e di essere pronto a collaborare con i mediatori e ad avviare «negoziati indiretti» per perfezionare l’accordo più in dettaglio. Il piano è stato approvato anche dal gabinetto di guerra israeliano.
Poche ore prima del voto in Consiglio di Sicurezza, il segretario di Stato americano Antony Blinken, alla ricerca di un appoggio al cessate il fuoco, aveva incontrato i responsabili israeliani , tra cui Netanyahu, e aveva invitato i leader della regione mediorientale a «fare pressione su Hamas affinché dica sì».
La Russia, per bocca del suo ambasciatore all'Onu Vassily Nebenzia, ha così motivato ha così motivato la posizione assunta: «Ci siamo astenuti perché l'accordo è poco chiaro ma niente veto perché la bozza Usa era appoggiata dagli arabi». «Dall'inizio – ha precisato Nebenzia – abbiamo chiesto come imperativo un cessate il fuoco permanente per il rilascio degli ostaggi e la consegna degli aiuti, salutando con favore qualsiasi tentativo diplomatico. In questo caso però gli Usa non hanno informato i membri del Consiglio di Sicurezza sui dettagli dell'accordo, e non c'è chiarezza da parte Israele, che ha fatto diversi discorsi sul volere continuare la guerra finché non avrà distrutto Hamas».
*Foto di MusikAnimal tratta da Commons Wikimedia
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