Studiare la pace per costruire la pace. Inaugurato il primo Dottorato di ricerca in Peace Studies
ROMA-ADISTA. La pace come materia di studio da approfondire in tutti i suoi aspetti per creare figure altamente specializzate che sappiano promuovere la cultura della pace sostenibile e del dialogo tra le nazioni.
È in questo tempo di conflitti che feriscono il mondo intero che prende il via il nuovo Dottorato di ricerca di interesse nazionale (Din) in Peace Studies promosso dalla Rete delle Università italiane per la Pace (RUniPace) nell’ambito della Crui.
Primo nel suo genere in Italia e a livello internazionale il dottorato promuove un percorso innovativo di alta formazione e di ricerca interdisciplinare sulle tematiche del conflitto e della pace.
«Questo nuovo percorso di formazione e di ricerca, che vede al centro delle attività di studio la pace, vuole essere un contributo ad un presente meno incerto e ad un futuro più solido - spiega la rettrice Antonella Polimeni - Sapienza è orgogliosa di coordinare un progetto che vede la sua genesi proprio nel nostro Ateneo, a margine di un incontro promosso dalla Rete Universitaria per la pace in collaborazione con il nostro Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo nel febbraio 2023. Era già evidente la necessità di un impegno comune, inter-ateneo, a favore della pace. Oggi, con l'inasprimento di tanti scenari di guerra, a cominciare dal conflitto in medio oriente e con la prosecuzione del conflitto russo ucraino, questa consapevolezza aumenta e ci impone di intraprendere azioni concrete per costruire un futuro diverso».
L'istituzione del Dottorato di interesse Nazionale in Peace Studies, frutto della collaborazione di ben 34 Università, vuole anche dimostrare che quando un valore è condiviso, può e deve essere sostenuto da tante diverse. E la pace non può che essere un valore universalmente riconosciuto. Dopo due anni di lavoro, si realizza una vera e propria impresa didattica e scientifica: una risposta, sui tempi lunghi, alle fragilità del nostro tempo.
«Questo dottorato - dicono Enza Pellecchia e Marco Mascia, coordinatori della Rete delle Università per la Pace - è una risposta alle sfide di questo momento storico: un momento nel quale la guerra come strumento di soluzione violenta dei conflitti sembra dilagare ed è sempre più vicina a noi. Noi riteniamo invece che i saperi - di qualunque ambito accademico - possono e devono contribuire alla creazione di società pacifiche. Questo dottorato esprime con chiarezza l'impegno delle Università italiane, in coerenza con l'art. 11 della Costituzione».
Le 36 università aderenti al progetto, coordinato per la Sapienza da Alessandro Saggioro, si propongono di realizzare percorsi di alta formazione e di ricerca interdisciplinari e trasversali nell’ambito delle tematiche della pace, dei diritti umani, degli studi su conflitto e pace, del disarmo e della costruzione di società inclusive e sostenibili, anche attraverso progetti già avviati a livello internazionale.
Il Din in Peace Studies fa riferimento ai valori della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione universale dei diritti umani, dell’ordinamento dell’Unione europea e della Costituzione italiana, ai diversi accordi di cooperazione internazionale dei quali l’Italia è parte, alle articolazioni dei Sustainable Development Goals (SDG) dell’Agenda ONU 2030, del PNRR e del Piano Nazionale per la Ricerca, fino alle politiche locali per la pace, il benessere comune e la qualità della vita.
Elemento fondamentale alla base del Dottorato è il concetto di “pace positiva”, da intendersi come risultato di un processo che si costruisce con mezzi pacifici ai vari livelli della vita politica e sociale: dalla realizzazione di un ordine internazionale che ripudi la guerra come mezzo per risolvere le controversie tra le nazioni, alla condivisione dei valori della solidarietà e della giustizia sociale in un ambiente naturale e antropico in continua e repentina trasformazione.
La forte vocazione inter e trans-disciplinare del Din in Peace Studies si concretizza in ambiti di ricerca che spaziano dalle scienze umane e sociali (studi storici, filosofici, artistico-letterari, giuridici, economici, politologici, sociologici, pedagogici, antropologici, geografici, comunicativi ecc), a quelle scientifiche (studi fisici e matematici, scienze naturali, informatica), mediche (studi psicologici, di Global Health, di diritto alla salute ecc) e tecniche (architettura, ingegneria e design, studi conservativo-museografici, Heritage, ecc) coniugando le specificità delle diverse aree con la promozione degli ambiti di frontiera più innovativi, ivi inclusi i gender studies, il settore digitale e l’AI.
I professionisti nei diversi campi di studio e ricerca afferenti ai peace studies potranno operare come docenti e ricercatori in ambito accademico e scolastico, lavorare come funzionari, consulenti, analisti del settore pubblico o privato. Ma le opportunità lavorative offerte dal Dottorato riguardano anche ingegneri, architetti, urbanisti, designer e altre figure tecniche nell’ambito della progettazione e della gestione di interventi di protezione e messa in sicurezza della popolazione nelle aree di crisi e conflitto, nelle situazioni di emergenza (anche ambientali) e, in generale, in condizioni di scarsità di risorse.
Il Dottorato è organizzato in 10 curricula formativi: 1. Tecnologia, sostenibilità e pace; 2. Identità, memorie, religioni e pace; 3. Diritti umani, diritti dei popoli e costruzione della pace; 4. Educazione alla pace e migrazione; 5. Architettura e paesaggio di pace; 6. Spazio, territori, risorse e narrazioni nella prospettiva della pace; 7. Economia della pace; 8. Immaginari di pace nelle culture letterarie, artistiche e filosofiche: dinamiche socio-antropologiche, aspetti giuridici e critici del conflitto; 9. Giustizia riparativa, giustizia di transizione e trasformazione non violenta dei conflitti; 10. Dinamiche, processi ed attori nelle relazioni internazionali.
Maggiori informazioni sono disponibili al link: https://phd.uniroma1.it/web/NATIONAL-PHD-IN-PEACE-STUDIES_nD4085_IT.aspx
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