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Fermare il "patto criminale" europeo su Migrazione e Asilo

Il Patto Migrazione e Asilo, adottato il 14 maggio 2024 dal Consiglio d’Europa sulla migrazione e l'asilo, serie di dispositivi che irrigidiscono le regole per l’accesso di richiedenti asilo e rifugiati nei Paesi membri dell’Ue, è un  «piano criminale» è del “Forum per cambiare l’ordine delle cose”, rete di associazioni impegnate nell’accoglienza, nella promozione dei diritti sanciti da leggi e convenzioni internazionali, nel salvataggio in terra e in mare, nel sostegno a chi giunge nell’Unione Europea alla ricerca di un luogo dove vige lo Stato di diritto e dove poter costruire in sicurezza la propria vita.

La rete, il 4 luglio, al termine di una assemblea on line che ha visto la partecipazione di quasi 200 persone da ogni parte d’Italia, ha redatto una lettera aperta in dieci punti rivolta al nuovo Parlamento europeo e alle forze politiche, che sono invitate a sottoscriverli. «Cosa chiediamo?», sintetizzano in un comunicato. «Un cambio di passo profondo nelle politiche sbagliate sia in termini di contenuti, sia di direzione, che continuano a produrre, anzi, ad aumentare, migliaia di morti nel mar Mediterraneo, nell’Oceano Atlantico, lungo la rotta balcanica. Fermiamo l’Europa dei muri e delle stragi, costruiamo l’Europa dei diritti, ascoltiamo la società civile». E perciò «rilanciamo la mobilitazione perché ciò avvenga».

«Crediamo fermamente – si legge nella lettera-appello – in un sistema europeo comune di asilo come quadro giuridico e politico essenziale per garantire il rispetto delle carte fondative dell’Europa, la condivisione delle responsabilità, la solidarietà tra gli Stati membri e la protezione delle persone in cerca di asilo nella UE». «Per questo, in vista dell’avvio della nuova legislatura, reiteriamo il nostro appello ad un cambio di passo delle politiche europee in tema di migrazione e asilo che metta al centro la tutela dei diritti e della dignità delle persone migranti e rifugiate».

Fra i punti della piattaforma: «rafforzare ed incrementare le vie di accesso sicure e legali in Europa, e garantire l’accesso al territorio europeo per chi cerca protezione. Aggiornare il codice dei visti in modo da rendere più semplice ottenere visti per studio, lavoro e ricerca lavoro; favorire i ricongiungimenti familiari e ampliare la platea di chi può accedervi»; «fermare l’uso della detenzione amministrativa per le persone richiedenti asilo»; interrompere i programmi di realizzazione di strutture di detenzione per migranti e rifugiati in stati terzi (come nel caso dell’Italia con l’Albania) che costituiscono una inquietante deriva autoritaria di segregazione delle

A questo link il testo integrale che può essere anche sottoscritto a questo indirizzo

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