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Lettera aperta: “Se il dissenso diventa reato noi ci autodenunciamo”

Lettera aperta: “Se il dissenso diventa reato noi ci autodenunciamo”

Sul quotidiano Domani il 23 settembre è stata pubblicata una lettera aperta – con il titolo “Se il dissenso diventa reato noi ci autodenunciamo” – indirizzata al presidente della Repubblica e alla presidente del Consiglio in cui viene espresso l’allarme della società civile per le norme contenute dal ddl sicurezza approvato alla Camera il 18 settembre.

Il ddl prevede oltre una ventina tra nuove fattispecie di reato e aggravanti (che prevedono tra l’altro che il carcere per le detenute madri cessi di essere obbligatorio, e comunque la pena è solo differita). Fra di esse, la protesta nelle carceri o nei centri di accoglienza per migranti anche se la resistenza è passiva (la cosiddetta norma 'anti-Gandhi'), le proteste tipo quelle indirizzate contro la Tav o il Ponte, l’«occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui», comprese le pertinenze, rinominata norma 'anti-Salis'. Da segnalare anche che viene introdotta l'aggravante del reato commesso nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie e la stretta sulle schede sim per i cellulari, che i migranti extra Ue non potranno più acquistare in assenza del permesso di soggiorno.

Chi volesse aderire (la Lettera è «firmata anche da diversi illustri concittadini», si legge sul quotidiano) può scrivere a democraziaedissenso@gmail.com

 

Al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

Alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

La democrazia, così come la cultura, sono fondate sulla possibilità di dissentire. Solo il dissenso permette la diversità delle posizioni e delle idee, solo il dissenso mette al vaglio la verità e la giustizia, solo il dissenso è alla base del pensiero.

L’itinerario che l’attuale governo sta perseguendo fin dal primo giorno e che culmina con una legge, il Ddl “sicurezza” 1660, detto anche legge anti-Gandhi, che proibisce in tutte le sue forme, attiva e passiva, disarmata e non violenta, ogni dissenso, manda oggi al macero la democrazia e la cultura che il dopoguerra ha pazientemente costruito, con il sostegno della Costituzione della Repubblica Italiana, proclamata da Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947.

Noi, cittadine e cittadini italiani ci riconosciamo in questa Costituzione, nei principi e nelle libertà che ci ha fino a oggi garantito, e ci rifiutiamo di rinnegare 77 anni di democrazia e di cultura, compiendo l’orribile salto indietro in una stagione che credevamo sepolta.

Noi cittadine e cittadini italiani ci riconosciamo nella libertà di pensare e di esprimere il nostro pensiero sotto ogni forma, parlata e scritta, stampata e diffusa con qualsiasi mezzo, di riunirci e associarci pacificamente, di informare ed essere informati, di insegnare ed essere istruiti, di scegliere liberamente la nostra occupazione, il nostro domicilio e liberamente viaggiare; e riconosciamo queste libertà per noi, gli stranieri e gli apolidi, i rifugiati e i richiedenti asilo, e intendiamo esercitare i nostri diritti inviolabili, a cominciare dal diritto di solidarizzare con chi si oppone, sia con lo sciopero che con l’occupazione pacifica o con manifestazioni pubbliche di dissenso, con chi reclama dallo Stato leggi che permettano alla nostra terra di difendersi da catastrofi climatiche o dagli orrori delle guerre e infine con chiunque risponda al richiamo della giustizia e della pietà: e se questi sono reati, ci autodenunciamo responsabili di questi reati, passati, presenti e futuri, tutti e ciascuno, consapevoli che solo così facendo possiamo proteggere la democrazia e la cultura che da 77 anni ci appartengono e di cui andiamo fieri.

Luisa Morgantini

Moni Ovadia

Luciana Castellina

Carlo Ginzburg

Luisa Ciammitti

Elena Basile

Angelo D’Orsi

Nadia Urbinati

Alessandro Bergonzoni

Ugo Mattei

Ida Dominijanni

Pier Giorgio Ardeni

Ginevra Bompiani

Lidia Ravera

Chiara Sereni

Paolo Cento

Cristina Rinaldi

Maurizio Acerbo

Agnese Manni

Enrico Peyretti

Maria Angela Manfredi

Emilio Mastrorocco

Paolo Mottana

Vincenzo Ostuni

Maso Notarianni

Piero Bevilacqua

Paolo Bartolini

Giovanna Masala

Rosaria Guacci

Liliana Omegna

Bene Buccellato

Stefania Muroni

Carlo Penco

Laura Barile

Paolo Ferrero

Francesco Di Matteo

Gian Andrea Franchi

Michele Sommariva

Antonella Bruzzo

Maria Armida Leuzzi

Piera Torselli

Saro Romeo

Francesco Buccellato

Nello Rinaldi

Enrica Origo

Maria Ponti

Silvia Marzocchi

Fabio Bracci

Maria Gianotti

Gaetano Grasso

Paolo Bartolini

Alessandra Frisan

Patrizia Agosatini

Claudia Berton

Giancarlo Vitali Am.

Carlo Ghirardato

Carolina Ciampaglia

Domenico Leon

Paolo Pasquini

Norman Bates

Franco Ventriglia

Giulia Siviero

Rossella Aquila

Andrea Fumagalli

Iain Chambers

Josè Maria Tarallo

Giuseppe Aragno

Caterina Mazzocolin

Enrico Calamai

Stefania Portoghesi

Luca Alessandrini

Stefania Tuzi

Italo Spinelli

Emilia Lodigiani

Giuseppina Torregrossa

Loretta Santini

Daniela Di Sora

Maria Pace Ottieri

Giorgio Positano

Marco Inglessis

Giuseppe Mazzacolin

Lorenzo Bandini

Simone Micozzi

Rosaria Lo Russo

Antonella Calise

Monica Cerroni

Alessandro Triulzi

Alessandra Bertucce

Maurizio Guerri

Linda Santilli

 

 

 

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