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La trappola delle sette. E la difficile ricostruzione
Tratto da: Adista Documenti n° 8 del 01/03/2025
DOC-3366. ROMA-ADISTA. Quali sono i processi psicologici, consapevoli o meno, che spingono un soggetto ad aderire a una setta? Quali dinamiche relazionali si innescano nel gruppo e quali effetti produce l’adesione a una setta sul benessere psicofisico di una persona? Quali sono, infine, le forme di tutela sociale a disposizione dei cittadini per combattere questo fenomeno? Rispondere a questi interrogativi è sempre più pressante, anche per la presenza sempre più invasiva, anche nel nostro Paese, di psicosette, ossia quelle realtà, sempre più diffuse anche nei contesti aziendali, che promettono crescita interiore e professionale, benessere psicofisico e miglioramento delle proprie capacità. Sono realtà che insegnano la fiducia cieca nei componenti del gruppo, creando così dipendenza e ponendo le basi di un lavaggio del cervello. Lo scopo? Spesso, sottrarre denaro alle vittime. E questo è solo uno degli aspetti di un fenomeno multiforme che abbraccia anche i movimenti religiosi, che prospera nei momenti di crisi e di ricerca di certezze e che è difficile combattere per l’assenza, nell’ordinamento legislativo italiano, dal 1981, di un dispositivo che regoli il plagio e la manipolazione mentale.
Ma per combattere questo fenomeno occorre in primo luogo saperlo riconoscere. Nell’intervista che segue, raccolta da Cecilia Sgaravatto di OREF (Organizzazione ex Focolari), aiuta a tracciarne i contorni Francesco Brunori, vicepresidente dell’Associazione Italiana Vittime delle Sette: un’associazione senza scopo di lucro che dal 2016 si impegna a offrire supporto alle persone che hanno vissuto direttamente o indirettamente esperienze settarie all’interno di gruppi religiosi o pseudoreligiosi, che si occupa di attività di ricerca, studio, informazione e supporto alle vittime delle sette o ai loro familiari e che promuove istanze sociali da rappresentare nei luoghi istituzionali, al fine di contribuire a incidere sulle scelte politiche relative a questo tipo di problematiche.
*Foto presa da Unnsplash, immagine originale e licenza
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