
«Imprenditoria immigrata pilastro dell'economia italiana». Il nuovo rapporto Immigrazione e imprenditoria di Idos e Cna
ROMA-ADISTA. In un contesto di crisi demografica e sfide globali, l’imprenditoria immigrata si conferma un pilastro essenziale dell’economia italiana. Secondo il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2024 di Idos-Cna – che verrà presentato giovedì 20 marzo alle ore 10:30 presso la sala conferenze “David Sassoli” di Esperienza Europa (piazza Venezia 6C, Roma) –, le imprese guidate da persone nate all’estero sono cresciute del 32,7% in dieci anni, raggiungendo 660.000 unità e superando l’11% del totale.
«Il cambiamento più significativo riguarda l’evoluzione della forma giuridica: mentre le imprese individuali restano dominanti (73%), le società di capitale sono quasi triplicate (+160%), segnalando una maggiore solidità e competitività. Inoltre, mentre le imprese giovanili italiane sono diminuite del 22,8%, quelle guidate da giovani immigrati hanno subito un calo simile ma mantengono comunque il 19% del totale delle imprese immigrate», spiegano i ricercatori di Idos-Cna. «Tra il 2013 e il 2023 gli imprenditori immigrati si espandono oltre i settori tradizionali (commercio ed edilizia), registrando forti incrementi in alloggio e ristorazione (+57,6%), servizi alla persona (+101,6%) e in ambiti ad alta qualificazione come attività scientifiche e tecniche (+56%) e sanità e assistenza sociale (+77,6%). Dal punto di vista geografico, la crescita è diffusa in tutto il Paese. Il Nord resta il polo principale (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto), ma il Sud accelera, con Campania (+72,8%) e Puglia (+33,8%) in forte espansione. Roma e Milano si confermano capitali dell’imprenditoria immigrata, mentre Napoli e Caserta emergono come nuovi centri dinamici. Il fenomeno, dunque, conferma la sua costante crescita ed evoluzione, contribuendo – anche con la sua resistenza durante i periodi di crisi – alla vitalità e all’innovazione dell’economia italiana».
Alla presentazione del Rapporto interverranno, fra gli altri, Antonio Ricci (vicepresidente del Centro studi e ricerche Idos), che illustrerà le tendenze emergenti e le trasformazioni del panorama imprenditoriale migrante in Italia; Andrea Lasagni (professore di Economia presso l’Università di Parma e curatore del Rapporto), che approfondirà l’analisi dei dati, soffermandosi sulle specificità settoriali e territoriali di questo fenomeno; Anastacia De Lurdes Jaime Calandrini (imprenditrice di origine brasiliana), che condividerà la sua esperienza a Ravenna, evidenziando le sfide e le opportunità per gli imprenditori migranti; Giulia Gori (rappresentante della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia), che presenterà le iniziative per l’accoglienza e l’inclusione economica dei migranti della Fcei; Andrea Pecoraro (Unhcr) che delineerà le strategie per l’integrazione dei rifugiati nel tessuto economico italiano; Stefania Congia (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) che illustrerà le misure istituzionali a sostegno dell’imprenditorialità migrante e dell’accesso al credito; Marco Vicentini (vicepresidente di Cna), che offrirà una riflessione sulle prospettive future per l’artigianato e le microimprese nel contesto dell’imprenditoria migrante; Luca Di Sciullo (presidente del Centro Studi e Ricerche Idos), che offrirà una riflessione finale sui dati e le esperienze emerse, ponendo l’accento sulle sfide e le opportunità per il sistema economico italiano.
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