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Lourdes: coperti i mosaici di Rupnik sulle porte della basilica

Lourdes: coperti i mosaici di Rupnik sulle porte della basilica

LOURDES-ADISTA. E' arrivata oggi alle 11.30 la comunicazione che si attendeva: il vescovo di Lourdes mons. Jean-Marc Micas ha deciso di far coprire alcuni dei mosaici del teologo Marko Rupnik, accusato di abusi psicologici, spirituali e sessuali da religiose ed ex religiose, che decorano la basilica del Rosario, in particolare quelli dei due portali di ingresso. È il "secondo passo" verso la rimozione dei mosaici, annunciata come intenzione nel luglio scorso, quando il vescovo aveva deciso di non illuminare più i mosaici.

Ecco di seguito in una traduzione il comunicato della diocesi: 

«Conoscete la mia opinione sulla presenza di questi mosaici sulle porte della basilica. Mi è sembrato, insieme ai miei collaboratori, che fosse necessario compiere un nuovo passo simbolico affinché l’ingresso nella basilica fosse facilitato per tutte le persone che oggi non possono varcarne la soglia. Per questo motivo, tutte le porte della basilica del Rosario sono state modificate.

È l’anno giubilare. A Roma sono state aperte le Porte Sante nelle quattro basiliche maggiori. Ho emesso un decreto per dichiarare che il santuario di Lourdes è uno dei due luoghi della diocesi (insieme alla cattedrale di Tarbes) in cui vivere l’anno giubilare e ricevere l’indulgenza plenaria. Il passaggio attraverso le porte d’ingresso della basilica doveva essere all’altezza simbolica di questo momento.

Questo terzo venerdì di Quaresima, il 28 marzo, è stata per tutta la Chiesa di Francia la Giornata commemorativa di preghiera per le vittime di abusi sessuali commessi nella Chiesa. Le due porte laterali sono state ricoperte questo lunedì e le due grandi porte centrali lo saranno nei prossimi giorni, prima dell’inizio della stagione dei pellegrinaggi a Lourdes».

«Non è il primo, ma il secondo passo! Il primo è stato quello di non illuminarli più di notte, durante le processioni, già dallo scorso luglio».

Per quanto riguarda il futuro, spiega mons. Micas che «un gruppo di lavoro sta portando avanti la riflessione e mi accompagna nelle decisioni. Preferiamo procedere con calma piuttosto che sotto la pressione di vari fattori. Stiamo lavorando per il lungo termine, per le vittime, per la Chiesa, per Lourdes e per il suo messaggio per tutti».

 

Soddisfazione piena è stata espressa dall'avvocata Laura Sgrò e dalle cinque vittime di Rupnik che rappresenta: «Accogliamo, con la gioia nel cuore, le parole illuminate di Jean Marc Micas, vescovo di Tarbes e Lourdes, da sempre vicino alle vittime di abusi, cui va il nostro sentito ringraziamento. Sappiamo bene che la sua decisione di coprire le porte della Basilica di Lourdes, dove sono presenti i mosaici di Marko Ivan Rupnik, è stata  lungamente ragionata, attentamente ricercata e fortemente osteggiata.

La questione non è, infatti, quella di scindere l'artista dall'opera - come finora si è voluto erroneamente fare intendere -  ma quella se è possibile scindere l'arte, cioè i mosaici, dall'abuso stesso e questo non è in alcun modo possibile, perché proprio durante la realizzazione delle opere e con riferimento alle stesse - opere esposte nei luoghi di culto più importanti al mondo - Rupnik ha abusato di alcune delle vittime.

Ogni fedele - e non solo ogni vittima di abuso - deve avere il cuore libero nel momento in cui si accosta alla preghiera e ciò non può avvenire se deve inginocchiarsi davanti a un'opera che probabilmente è stata il luogo dove si è consumato un abuso.

Le vittime di Marko Ivan Rupnik che rappresento, pertanto, chiedono che anche gli altri vescovi, nelle cui diocesi sono presenti opere del famoso mosaicista, compiano lo stesso gesto forte e inequivocabile di sostegno a tutte le vittime di abusi».

*Immagine Service Communication du Sanctuaire de Lourdes, immagini originali

 

 

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