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Appello degli evangelici italiani e del Cipax all’Assemblea della Rete italiana pace e disarmo

Appello degli evangelici italiani e del Cipax all’Assemblea della Rete italiana pace e disarmo

ROMA-ADISTA. Intervento congiunto della Glam - Commissione Globalizzazione e Ambiente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia e del

Cipax – Centro interconfessionale per la pace all'Assemblea della Rete italiana pace e disarmo che si è svolta il 12 e 13 aprile a Verona.

«La prima osservazione - si legge nella nota - è l’impegno che le nostre due organizzazioni si sono date di agire il più possibile di comune accordo all’interno della Rete per sottolineare l’importanza della dimensione religiosa sia della guerra che, soprattutto, della pace. Sottolineare questo aspetto significa arricchire l’analisi sulle cause della guerra e sulle possibilità della pace, e non vuole porsi minimamente in ostacolo alla laicità che molte realtà della RIPD rivendicano.

La seconda osservazione nasce dalla costatazione che l’Italia è ormai un paese multiculturale e multireligioso. Senza negare la preponderanza della cultura e della fede cattolica nel nostro paese rispetto ad altre fedi, richiamiamo l’attenzione delle associazioni che si rifanno alla tradizione cattolica sulla necessità di condividere appelli, documenti, riflessioni con le altre associazioni di ispirazione cristiana e di aprirsi ad altre realtà in una dimensione interreligiosa. I valori che condividiamo sono molto più profondi e numerosi delle differenze che ci distinguono.

Nella nostra comune attività abbiamo cercato finora di tradurre in pratica questo orientamento, all’interno delle campagne della RIPD che abbiamo sostenuto con nostre specifiche iniziative o all’interno di iniziative comuni nel corso di tutti questi anni.

Queste osservazioni vogliono sottolineare l’importanza della cultura delle armi che si è diffusa e consolidata negli ultimi anni e che hanno portato ora all’adozione di un piano di riarmo in Europa e in Italia dalle proporzioni senza precedenti. Crediamo che le mobilitazioni che ci sono state contro le politiche di riarmo e che la parola d’ordine fermiamo il riarmo vadano sostenute con una maggiore attenzione non solo alle istituzioni e alle forze politiche che vi sono rappresentate. Un interesse maggiore verso la cultura di massa che sottende le politiche di riarmo ci sembra indispensabile, con un’attenzione particolare al mondo dell’informazione e della comunicazione, dell’educazione e della formazione, della cultura religiosa e spirituale.

Per questo proponiamo nell’imminenza delle festività pasquali, che vedranno la Pasqua ortodossa, cattolica ed evangelica celebrata nella stessa domenica del 20 aprile, un appello condiviso e comune delle associazioni di ispirazione religiosa aderenti alla Rete italiana pace e disarmo.

Questo appello, da leggere e commentare durante le celebrazioni pasquali, richiamerà la necessità del rifiuto del riarmo e l’urgenza di una cultura della pace, della nonviolenza, dell’inclusone anche all’interno delle nostre realtà».

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