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72 morti di speranza

Tratto da: Adista Contesti n° 70 del 18/09/2010

Il massacro di immigrati in Messico nella lettera di denuncia di vescovi e laici del Paese (Sicsal.net, 26/8/2010). Tra i firmatari: mons. Samuel Ruíz, mons. Raúl Vera Lopez, Blanca I Martínez Bustos (Centro Diritti Umani Fray Juan de Larios).

 

Con dolore e profonda rabbia assistiamo increduli all’abominevole frutto della globalizzazione dell’ingiustizia che caccia dalla loro terra, dalle tenere braccia dei familiari, dalla fraternità amica, dalla loro cultura, dal loro pane e dalla loro allegria milioni di esseri umani, il cui unico delitto è voler raggiungere “il nord” in cerca di sostentamento per le persone che amano.

Settantadue sorelle e fratelli migranti sono stati vittime di un abominevole crimine da imputare, in primissimo luogo, allo Stato messicano e alle autorità in teoria responsabili della nostra sicurezza. In questo esodo forzato cui si vedono costretti e che li obbliga ad attraversare quella valle di ombre e di morte che è diventato il territorio messicano, decine di sorelle e fratelli nostri si sono imbattuti in estorsioni, sequestri, mutilazioni e morte, e hanno lasciato orfane decine di famiglie.

Malgrado da anni denunciamo in modo sistematico, documentato e concreto le innumerevoli violazioni che subiscono questi fratelli e sorelle per mano dei vari corpi di polizia – municipali, statali e federali –, delle autorità competenti per le migrazioni e dell’esercito messicano, il governo federale ha detto che non c’è informazione “veridica e certificabile”, si è preso gioco delle vittime, ha perseguitato e minacciato quanti difendono i diritti umani dei migranti e tenta sempre di minimizzare e occultare simili tragici eventi con un semplice: “È un fatto isolato, stiamo investigando”. Doloroso frutto di questa passività e aperta complicità del governo ai tre livelli del potere è il brutale massacro di questi settantadue fratelli e sorelle di nazionalità salvadoregna, honduregna, ecuadoriana e brasiliana. In questo momento di dolore, esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie delle persone assassinate, condividendo la parola del nostro Padre Buono che, amoroso, ci dice: “Nel deserto si accamperà il Diritto; nel giardino riposerà la Giustizia. L’opera della giustizia sarà la Pace e i Frutti della Giustizia saranno tranquillità e sicurezza per sempre”.

Facciamo appello a tutte le Organizzazioni nazionali e internazionali che si adoperano per i diritti dei migranti perché siano raddoppiati gli sforzi di denuncia e difesa dei nostri fratelli migranti. I diversi livelli di governo, se hanno orecchie per intendere, ascoltino il clamore di questo popolo che, in esodo permanente, cammina in cerca della giustizia tante volte promessa e tante volte elusa.

Esigiamo l’immediato castigo di tutte e tutti i colpevoli che, per azione od omissione, hanno partecipato a questo crimine.

Esigiamo la presenza di un relatore dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per i migranti che vigili da vicino sulle azioni dello Stato messicano e chiarisca le sue responsabilità di fronte a questi fatti.

Cielo e Terra ascoltino! Ascoltino la protesta di Dio. Poveri quelli che, avendo una casa, hanno comprato a poco a poco tutto il quartiere! Poveri gli accaparratori di terre che uniscono campo al campo! Vi appropriate di tutto non lasciando niente agli altri, costringendoli all’esilio?

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