
Corridoi umanitari: la buona alternativa, contro «sciacallaggio economico e pseudopolitico» sui migranti
Arrivati questa mattina all'alba, all'aeroporto di Roma Fiumicino, 113 eritrei, somali e sudsudanesi, provenienti dai campi profughi etiopi, nell'ambito del protocollo d'intesa sui “corridoi umanitari” siglato con lo Stato italiano dalla Comunità di San'Egidio e dalla Cei, che opera attraverso la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes. I corridoi umanitari della Chiesa italiana, nati dopo il progetto pilota ecumenico lanciato da Fcei e dalla stessa Sant'Egidio e come questo totalmente finanziati con i fondi 8 per mille, prevede il trasferimento in Italia di circa 500 rifugiati del Corno d'Africa. I 113, la metà dei quali sono minori, sono stati selezionati con cura tra i rifugiati più vulnerabili presenti nei campi d'accoglienza etiopi, e saranno accolti in 18 diocesi italiane, dove le Caritas locali si occuperanno dell'accoglienza e dell'inserimento in percorsi di autonomia e integrazione nelle comunità locali.
Alla conferenza stampa in aeroporto ha partecipato anche il segretario generale della Conferenza episcopale, mons. Nunzio Galantino, che ha salutato i migranti appena arrivati ed ha risposto alle domande dei giornalisti. Secondo il segretario l'immigrazione, sebbene in crescita, non deve creare false paure per la sicurezza: «La malavita non ha assolutamente colore di pelle», ha sottolineato, ribadendo che «la sicurezza non è messa in crisi da 4 o 10 immigrati ma dalla malavita, la mafia, la ‘ndrangheta, la corruzione che rovinano l’Italia». Il segretario ha poi messo lanciato un monito contro lo «sciacallaggio economico e politico» da parte di quanti guadagnano denaro o voti sulla pelle dei migranti. «Dopo che avete raccattato quei quattro voti in più – ha poi tuonato contro chi fa del razzismo una bandiera politica – andate in giro per l’Italia a visitare i centri Caritas, i centri dello Sprar o della Comunità di Sant’Egidio e guardate negli occhi queste persone e bambini: ditemi se potete continuare a speculare ancora sulla storia di queste persone».
Foto di Berther, tratta da flickr,immagine originale e licenza
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