
Il patriarca Kirill rimpiange Nicola II, ucciso dalla modernità occidentale
La notizia ci arriva da ladimir Rozanskij, pubblicata su Asianews.it. La notte del 16 luglio il patriarca di Mosca Kirill (Gundjaev) ha guidato il pellegrinaggio sui luoghi del martirio dello zar Nicola II e della sua famiglia, insieme ai vescovi riuniti nella speciale sessione del Sinodo. Nell’omelia a Ekaterinburg, Kirill ha tenuto a precisare che l’assassinio dello zar fu «la conseguenza del pernicioso influsso della filosofia proveniente dall’estero, che ha portato alla negazione di Dio, alla dimenticanza dei comandamenti e alla perdita di un vero rapporto spirituale con la Chiesa”. Chiedendo «Quando è avvenuto tutto questo, e perché è avvenuto?», ha indicato in modo generico i secoli delle tante rivoluzioni culturali e sociali nel mondo occidentale. Secondo il patriarca, il popolo russo fu travolto «quando pensieri a noi estranei, ideali estranei, mentalità estranee, formate da opinioni politiche e filosofiche che non avevano niente in comune con il cristianesimo, con le nostre tradizioni nazionali o la nostra cultura, hanno cominciato ad essere accolte dall’intelligentsija e dall’aristocrazia, perfino da una parte del clero, come fossero pensieri che portano al progresso, e seguendoli fosse possibile cambiare in meglio la vita del popolo». Infine, ha invitato tutti a rigettare ancora oggi le «tentazioni provenienti dall’estero».
foto di Dennis Jarvis, tratta da Flickr, licenza
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!