
Lettera aperta agli amici musulmani per la Libertà di Asia Bibi
Solo pochi giorni fa il mondo intero esultava per la sentenza di liberazione di Asia Bibi, bracciante cattolica pachistana accusata di blasfemia e imprigionata nel 2010, simbolo della repressione delle minoranze religiose nel Paese asiatico. In seguito alle pressioni e alle minacce delle frange fondamentaliste, che ne chiedono l'esecuzione, le autorità pachistane potrebbero rivedere la decisione della Corte. Di seguito pubblichiamo la lettera-appello di Religioni Per la Pace, che invoca la mobilitazione del mondo musulmano per la liberazione di Asia Bibi.
Lettera aperta agli amici musulmani per la Libertà di Asia Bibi
Care amiche ed amici musulmani, alcuni giorni fa ci siamo sentiti risollevati nell’apprendere che Asia Bibi, che nove anni fa era stata accusata ingiustamente di blasfemia, è stata dichiarata innocente dalla Corte Suprema del Pakistan.
È di grande significato il fatto che siano stati avvocati musulmani a difendere questa donna cristiana madre di cinque figli, pur sapendo che sarebbero potuti andare incontro a ritorsioni da parte di forze estremistiche presenti nel Paese.
Queste stesse forze, molto distanti da quei valori che insieme con molti di voi abbiamo portato avanti in questi anni, hanno fatto pressioni talmente violente nei confronti del governo e del Primo Ministro da indurre ad accogliere l’appello contro la sentenza di assoluzione di Asia Bibi.
Vi chiedo, proprio in virtù del nostro impegno comune per costruire buoni rapporti tra le religioni in Italia, ma anche in tanti altri paesi, di fare tutto quello che è nelle vostre possibilità ai vari livelli affinché questa vicenda abbia buon esito ed Asia Bibi possa tornare finalmente in libertà e riabbracciare i suoi familiari.
Continuiamo a pregare e collaborare con persone di tutte le fedi per la libertà religiosa e la dignità umana, coerentemente con quanto anche il vostro Libro Sacro insegna.
Luigi De Salvia (presidente di Religions for Peace Italia)
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