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La voce dei migranti al Sinodo valdese

La voce dei migranti al Sinodo valdese

TORRE PELLICE (TO)-ADISTA. La voce dei migranti, tramite le testimonianze degli operatori delle Ong che operano nel Mediterraneo, risuonerà al Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi che si apre a Torre Pellice domenica 25 agosto.

Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia,  (Fcei)e la Commissione sinodale per la Diaconia organizzano per lunedì 26 agosto, presso la galleria Scroppo, in via Roberto D’Azeglio 10, a Torre Pellice (To), dalle 12.30 alle 14.45, l’incontro dal titolo “Invece un samaritano lo vide e ne ebbe compassione”. All’appuntamento interverranno Riccardo Gatti, capomissione della Open Arms, Giorgia Linardi, portavoce Italia della Sea-Watch, il pastore Randy Mayer della United Church of Christ, impegnato sulla frontiera tra Usa e Messico.

«Come cristiani non possiamo voltarci dall’altra parte, di fronte a quanto accade purtroppo quotidianamente nel Mediterraneo – spiega Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope – . Per questo siamo a fianco di chi continua a praticare accoglienza e solidarietà. Continuiamo quindi a sostenere i nuovi samaritani che, di fronte a persone ferite e perseguitate, non proseguono sulla loro strada ma, evangelicamente, le soccorrono e se ne fanno carico. Siamo dunque felici ed orgogliosi di poter proporre al Sinodo un confronto a partire dalle esperienze concrete di tre realtà che ogni giorno praticano la compassione, l’aiuto umanitario e la solidarietà».

«È un'occasione per ringraziare tutte le persone che si stanno impegnando nel soccorso in mare, nell’accoglienza e nell’integrazione – aggiunge Gianluca Barbanotti, segretario esecutivo della Diaconia Valdese - Non è un ringraziamento di circostanza o formale, ma un segno di fraternità in un momento in cui chi si impegna per il prossimo è attaccato spesso con ferocia. Confidiamo che, chiunque assuma responsabilità nel nostro paese possa rendersi conto dei danni che si stanno arrecando alle persone e ai principi di democrazia. Per il secondo anno quindi siamo lieti di poter accompagnare i lavori del Sinodo con iniziative che si propongono come ponte con la società civile».

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