Nessun articolo nel carrello

L'ignoranza e la follia dell'homo

L'ignoranza e la follia dell'homo "sapiens". E il tempo sta scadendo

Tratto da: Adista Documenti n° 43 del 05/12/2020

DOC-3099. ROMA-ADISTA. Il massacro di visoni da allevamento di pellicce in Danimarca – 17 milioni di capi abbattuti in quanto portatori di una variante mutante del Covid 19 – è una fotografia particolarmente efficace, nella sua crudeltà a tutti i livelli, dell'incontrollabile follia del nostro modello di civiltà. Che la pandemia da Covid-19 e più in generale la nostra crescente vulnerabilità ai virus abbia molto a che vedere con l'accelerata distruzione degli ecosistemi planetari è stato peraltro evidenziato a più riprese e da più parti in questi mesi: l'aumento della deforestazione, l'urbanizzazione, l'inquinamento, gli allevamenti intensivi, stravolgendo gli habitat di tante specie vegetali e animali, hanno modificato il funzionamento degli ecosistemi, favorendo una maggiore, e pericolosa, connettività tra le specie.

Eppure, neanche questa lezione sembra essere servita, se è vero che persino il tanto celebrato Green Deal europeo si mostra sempre più nel suo carattere illusorio. Se infatti la proposta che lo guida è quella di promuovere un nuovo modello di produzione, in una forma circolare che consenta il taglio delle emissioni climalteranti, la riduzione dell'inquinamento e il rispetto della biodiversità, il rischio, come rivela un articolo sulla rivista Nature scritto da tre ricercatori del Karlsruhe Institute of Technology, in Germania (e citato da Ihu on-line, 6/11), è che l'Europa finisca per esportare in altri Paesi i suoi costi ambientali, per esempio continuando a importare, ogni anno, 500 milioni di dollari di carne dal Brasile, nella maggior parte prodotta in aree deforestate, e con abbondante ricorso a soia e miglio transgenici (peraltro anch'essi importati per nutrire il bestiame europeo).

Senza parlare dell'enorme contraddizione rappresentata, rispetto agli ambiziosi obiettivi del Green Deal, dalla nuova Pac, la Politica agricola comune approvata dal Parlamento europeo alla fine di ottobre, la quale non soltanto si limita a tutelare gli interessi dei maggiori produttori industriali e dei proprietari terrieri più ricchi, ma, continuando a finanziare quell'agricoltura intensiva che si è già dimostrata letale per il clima e per l'ambiente, non muove un solo passo verso la conservazione della fertilità del suolo e degli ecosistemi.

Ma se il Green Deal europeo fa acqua da tutte le parti, ancora peggiore risulta il quadro dell'Italia, il cui Recovery Plan, secondo una recente analisi del Guardian, sarà il peggiore in Europa dal punto di vista ambientale e uno dei 4 peggiori di tutto il G20. Ed è proprio per questo che Friday for Future Italia, insieme a diversi scienziati del CNR e professori universitari, ha scritto una lettera al governo proponendo una proposta alternativa in 7 punti. La riportiamo qui,

insieme al lucidissimo articolo di Paolo Cacciari sull'Antropocene (Comune-info, 28/8) e

alla splendida lettera ai leader mondiali di Nemonte Nenquimo, co-fondatrice dell’ong indigena Ceibo Alliance, e prima presidente donna della popolazione dei Waorani nella provincia del Pastaza, in Ecuador (fridaysforfutureitalia. it, 12 ottobre), per finire con

l'impietoso articolo di Annamaria Rivera, che prende spunto dalla drammatica vicenda del massacro di visoni (Comune-info, 17/11). 

* Essere Animali, Protesta davanti allevamento di visoni a Montirone (BS) - foto [ritagliata del 2012] tratta da flickr, immagine originale e licenza

 

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.