
Il papa scrive ai patriarchi del Medio Oriente «Vi invito a vivere la profezia della fratellanza umana»
I Patriarchi cattolici del Medio Oriente domenica prossima, 27 giugno, in ciascuno dei rispettivi Paesi, celebreranno, con una messa alle ore 10, la “Giornata della Pace per l’Oriente”. Contestualmente, in occasione dell’Anno di San Giuseppe, consacreranno il Medio Oriente alla Sacra Famiglia benedicendo un’icona della Sacra Famiglia, appositamente dipinta e intarsiata con le reliquie della stessa basilica dell’Annunciazione (l’icona sarà portata in pellegrinaggio, partendo dal Libano, verso i Paesi dell’Oriente, fino al suo arrivo a Roma verso la fine dell’anno di san Giuseppe, l’8 dicembre 2021).
Il Sir, servizio informativo dell’episcopato italiano, ha reso nota oggi la lettera che papa Francesco ha inviato ai patriarchi per l’occasione, richiamando anche alla memoria di aver convocato in Vaticano il 1° luglio in Vaticano tutti i capi delle Chiese del Libano per «pregare insieme per il dono della pace e della stabilità», per «un futuro più sereno».
«La consacrazione alla Sacra Famiglia convoca anche ciascuno di voi a riscoprire come singoli e come comunità la vostra vocazione di essere cristiani in Medio Oriente, non soltanto chiedendo il giusto riconoscimento dei vostri diritti in quanto cittadini originari di quelle amate terre, ma vivendo la vostra missione di custodi e testimoni delle prime origini apostoliche».
«Se la violenza, l’invidia, la divisione, possono giungere a strappare anche solo uno di quei fili – scrive il pontefice – tutto l’insieme viene ferito e deturpato. In quel momento, progetti e accordi umani possono ben poco se non confidiamo nella potenza risanatrice di Dio. Non cercate di dissetarvi alle sorgenti avvelenate dell’odio, ma lasciate irrigare i solchi del campo dei vostri cuori dalla rugiada dello Spirito, come hanno fatto i grandi santi delle vostre rispettive tradizioni: copta, maronita, melkita, siriaca, armena, caldea, latina. Quante civiltà e dominazioni sono sorte, fiorite e poi cadute, con le loro opere mirabili e le conquiste sul terreno: tutto è passato. Cominciando dal nostro padre Abramo la Parola di Dio invece ha continuato rimanere lampada che ha illuminato e illumina i nostri passi».
«Vi invito a vivere la profezia della fratellanza umana – aggiunge –, che è stata al centro dei miei incontri ad Abu Dhabi e a Najaf, come pure della mia Lettera enciclica Fratelli tutti». “Siate davvero il sale delle vostre terre – conclude la lettera – date sapore alla vita sociale desiderosi di contribuire alla costruzione del bene comune, secondo quei principi della Dottrina Sociale della Chiesa tanto bisognosa di essere conosciuta».
*Foto tratta da it.dreamstime.com, immagine originale e licenza
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!