Campagna abbonamenti 2022
Tratto da: Adista Documenti n° 33 del 25/09/2021
TOC, TOC… ci sei?
Noi sì, dal 1967. E cerchiamo, tra tante difficoltà (pure il Covid ci si è messo…) di proseguire il nostro impegno a fare informazione ecclesiale e politica in modo indipendente.
Indipendente, si fa presto a dirlo… Ma è indipendente per davvero? O Adista fa come quelle testate radiotelevisive o della carta stampata che dicono di essere indipendenti e poi ti accorgi che sono di proprietà di grandi gruppi editoriali che hanno interessi nella economia, nella finanza, e – di riflesso – anche nella politica politicienne? Sì, indipendente per davvero! Adista è e resta una piccola cooperativa di giornalisti. Non ha pubblicità, se non di qualche libro, non ha sponsor, non ha tutori o patroni. Questa è la grande ricchezza e insieme il grande limite del giornale.
La ricchezza sta nel nostro essere “liberi” sul serio. Non tanto per la radicata convinzione di ciascuno di noi (“noi” che Adista la facciamo; e “noi” che Adista la leggete) che l’informazione debba essere al servizio della democrazia e della pluralità dei punti di vista, che debba privilegiare le istanze di chi non ha diritti e non ha voce, che deve essere critica nei confronti di ogni potere. Quanto per il fatto che, non avendo rapporti, legami, interessi con industriali, finanzieri, partiti, è logico che ciò che trovate scritto su Adista sia solo l’espressione di una visione (magari imperfetta, non condivisibile) politico-ecclesiale maturata all’interno del collettivo redazionale, e non il riflesso di una “linea” decisa altrove, o del sostegno a qualche lobby.
Il limite di tutto questo, voi lo sapete bene, è la nostra endemica povertà. Non quella individuale, che condividiamo con tanti di voi. Ma quella della cooperativa, che fa immensi sforzi per proseguire il suo impegno (eppure, in 55 anni non abbiamo saltato nemmeno un numero!).
Per tutte queste ragioni (ma anche per molte altre!), se non lo hai ancora fatto,
- rinnova subito il tuo abbonamento. Se puoi, aggiungi una piccola (o grande) quota di solidarietà;
- come già negli anni passati, se versi 100 euro rinnovi il tuo abbonamento cartaceo e ne puoi sottoscrivere uno web per un NUOVO abbonato che scegli tu.
Quest’anno ti facciamo anche un’ulteriore proposta, davvero particolare:
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Al prezzo di 100 euro dentro troverai:
- un abbonamento annuale a Adista versione cartacea
- il libro che racconta i primi 50 anni della vita di Adista
- un altro libro preso dal catalogo della nostra libreria online
- una candela realizzata artigianalmente in vera cera d’api
- un acquerello (21x14 cm) per immaginare un mondo diverso
- un segnalibro realizzato a mano per andare sempre “oltre”
- un sacchetto di semi biologici per coltivare speranza
- un grembiule con il logo di Adista realizzato dalla coop. New Hope di Caserta (che dà lavoro a donne vittime della tratta) per ricordarci di essere sempre al servizio della verità (senza mai possederla) e degli oppressi
Tutti pezzi unici realizzati da amici e sostenitori di Adista; tutti oggetti prodotti artigianalmente, come l’informazione di Adista! Scrivi (con ampio anticipo, visti i tempi postali!) a abbonamenti@adista.it per prenotare il tuo box. Insomma, non hai davvero più scuse per rinviare la tua sottoscrizione annuale! Giovanni Avena girava l’Italia per partecipare a convegni e incontri. A tutti – chiedendo di abbonarsi – diceva che le belle idee che sentiva dibattere avevano bisogno di circolare per essere condivise e sostenute. E che Adista era pressoché l’unico strumento per farle circolare. L’abbonamento ad Adista “serve”. A tutti!
L’abbonamento ad Adista “serve”. A tutti!
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