
G20 di Bali: l'allarme di Oxfam contro extraprofitti e debito
Al G20 di Bali, in programma oggi e domani a Bali, arriva l’accorato appello di Oxfam contro il sistema di disuguaglianza che affama il mondo in questo momento aggravato dagli aumenti fuori controllo di generi alimentari ed energia.
Mentre, infatti, i grandi della Terra mettono in campo misure di contenimento della crisi in corso, lo spazio di manovra delle economie più povere del pianeta si restringe sempre di più, «intrappolate nella morsa debitoria e costretti a pagamenti del servizio del debito nei confronti dei Paesi del G20 al ritmo di 136 milioni di dollari al giorno». I Paesi più poveri spendono cifre astronomiche per il servizio al debito, anche 4 volte superiori alla spesa sanitaria, e si vedono costretti oggi a tagliare drasticamente la spesa sociale. Anche i capitali investiti per affrontare i cambiamenti climatici (mitigazione e adattamento) «sono stati erogati per il 71% sotto forma di prestiti con il rischio di acuire ulteriormente la spirale del debito».
In questo stesso periodo di crisi, mentre i più fragili sono intrappolati nella spirale di fame e debito, denuncia ancora Oxfam, «le grandi imprese monopoliste dell’alimentare e dell’energia stanno realizzando profitti record e i super ricchi che le controllano continuano a vedere crescere i propri patrimoni, al ritmo di mezzo miliardo di dollari al giorno».
Al G20 di Bali Oxfam chiede dunque un netto cambio di rotta, con interventi decisi e ingenti risorse.
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