
Giochi Olimpici di Parigi: i russi fuori gara, gli israeliani no?
Durante un'intervista rilasciata alla televisione francese il 23 luglio, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che ai Gioghi Olimpici che si aprono domani sera a Parigi «gli atleti israeliani sono i benvenuti» e «devono poter competere con i loro colori». E ha condannato «con la massima fermezza tutti coloro che, in qualche modo, mettono a rischio questi atleti e li minacciano implicitamente».
Era una risposta a diversi deputati di France Insoumise (LFI) che chiedevano «l'esclusione» degli atleti sotto bandiera israeliana dai Giochi come succede per quelli russi e bielorussi che gareggeranno sotto una bandiera neutrale e non potranno partecipare alla cerimonia di apertura con i colori dei loro Paesi. Se la Russia è un Paese aggressore verso l'Ucraina, altrettanto si può dire di Israele verso i palestinesi. Gli «olimpionici israeliani non sono i benvenuti», aveva dichiarato il 20 luglio, Thomas Portes di France Insoumise, chiamando alla mobilitazione.
Per una scelta meno radicale si è invece espressa la presidente dei deputati di LFI all’Assemblea nazionale Mathilde Panot, secondo la quale se gli atleti russi gareggiano sotto una bandiera neutrale, lo stesso dovrebbe valere per gli atleti israeliani, a meno che non si avogliano applicare «due pesi e due misure».
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!