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Don Bosco 2000: i migranti scompaiono in mare ma anche sui nostri media

Don Bosco 2000: i migranti scompaiono in mare ma anche sui nostri media

I 10 sopravvissuti al naufragio al largo delle coste di Lampedusa raccontano la loro drammatica esperienza: partiti in 56 su un gommone salpato domenica da Sfax in Tunisia, soccorsi e sbarcati ieri dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza, hanno perso lungo il tragitto 46 compagni di viaggio forse per il maltempo. Intanto il mare ha riconsegnato i corpi di 6 dei disperi.

Sull’ennesima tragedia del mare è intervenuta l’Associazione Don Bosco 2000 di Piazza Armerina (EN) oggi, 19 marzo. «Questo evento grave e drammatico ci deve fare riflettere sul silenzio mediatico che ormai circonda i naufragi nel Mediterraneo, infatti a darne per primi l’annuncio sono stati i volontari che ogni giorno operano per salvare vite umane in mare», denuncia l’associazione che si occupa di cooperazione e accoglienza dei migranti.

«Ancora una volta, il Mediterraneo si trasforma in una tomba silenziosa per decine di persone in cerca di salvezza», aggiunge la nota odierna. «Ci indigniamo di fronte all’indifferenza con cui questi eventi vengono trattati, come se le vite umane perse in mare non avessero più rilevanza. I migranti stanno scomparendo non solo nelle acque del Mediterraneo, ma anche dalla narrazione pubblica e dall’attenzione dei media. Chiediamo trasparenza, informazione e un’assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni. Ogni vita conta e ogni naufragio è un fallimento collettivo dell’Europa. Don Bosco 2000 rinnova l’appello per un’azione immediata e strutturata a livello europeo per prevenire queste tragedie, garantire soccorsi tempestivi e fornire canali sicuri di migrazione per chi fugge da guerre, persecuzioni e miseria».

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