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Spegnere le luci del Colosseo contro la «pulizia etnica senza fine» a Gaza. Un appello

Spegnere le luci del Colosseo contro la «pulizia etnica senza fine» a Gaza. Un appello

Un gesto “leggero”, ma dal forte impatto simbolico: 40 organizzazioni, associazioni e ong chiedono al ministro della Cultura Alessandro Giuli e al sindaco di Roma Roberto Gualtieri di spegnere per un ora la luce del Colosseo in solidarietà con il popolo palestinese.

Nell’appello – sottoscritto e rilanciato da realtà come AssoPacePalestina, Laboratorio Ebraico Antirazzista, Amnesty International Italia, Emergency, Arci, Fnsi, Mediterranea Saving Humans, Rete Italiana Pace e Disarmo, Articolo 21, Peacelink, Usigrai, Anpi Roma, Giuristi Democratici, Magistratura Democratica, Cgil Roma e Lazio, Legambiente Roma e Lazio, Pax Christi Tradate, Stampa Romana, Fiom, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, AOI, Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese – i firmatari invitano a spegnere le luci del Colosseo «per accendere le coscienze di tutti», «in segno di lutto per le decine di migliaia di civili inermi, donne, uomini, anziani, bambine e bambini uccisi nei raid israeliani in Palestina».

«Dopo una breve pausa è ripreso il genocidio a Gaza», si legge nell’appello, «dove la situazione umanitaria è disperata, mentre in Cisgiordania gli assalti dell'IDF e dei coloni non si sono mai fermati. Gli attacchi aerei israeliani su Gaza degli ultimi giorni hanno già causato un migliaio di vittime, tra le quali centinaia di bambini e bambine. Queste sono state le ore più letali per i più piccoli nella Striscia. Una pulizia etnica che sembra non avere fine».

Le 40 organizzazioni denunciano poi l’aggressione alle strutture sanitarie palestinesi e il blocco dei beni essenziali come strumenti di guerra: «Le operazioni militari hanno isolato oltre centomila bambini, facendoli rimanere senza cibo, né acqua, né assistenza, esponendoli a gravi rischi sanitari e alla fame. Inoltre continuano i raid israeliani contro i presidi sanitari che forniscono cure essenziali e sono già due gli ospedali distrutti negli ultimi giorni. È una situazione di grande sofferenza e impunità, dove i più vulnerabili, come donne, bambini e bambine, persone anziane, malate e disabili, stanno pagando il prezzo più alto con la complicità degli Usa e nell'indifferenza colpevole della Ue». In chiusura il documento invita Giuli e Gualtieri ad accogliere l’appello «per sensibilizzare l'opinione pubblica e spingere le autorità politiche a tutti i livelli a intervenire per porre fine a questa tragica situazione. Spegniamo una luce per accendere le coscienze. Non dobbiamo rimanere in silenzio».


* Foto di Sung Rae Kim da Pixabay

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