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"PIÙ CORAGGIO, GOVERNO PRODI": LE PROPOSTE DI ‘SBILANCIAMOCI!' PER "UN'ALTRA FINANZIARIA"

Tratto da: Adista Notizie n° 75 del 28/10/2006

33600. ROMA-ADISTA. "L'essenza dell'economia è la scelta, il fatto che ci sono alternative, alcune delle quali assegnano benefici ad alcuni gruppi (come i capitalisti stranieri) a spese di altri, alcune delle quali impongono rischi ad alcuni gruppi (come i lavoratori) a vantaggio di altri". La citazione è del premio Nobel per l'economia Joseph Stiglitz e non a caso apre la sezione del dossier di Sbilanciamoci! dedicata all'analisi della Finanziaria 2007 recentemente approvata dal Consiglio dei ministri. Come ogni anno, infatti, la campagna Sbilanciamoci! – cui aderiscono, fra gli altri, Arci, Beati i Costruttori di Pace, Emergency, Rete Lilliput, Pax Christi - cerca di sfatare il mito di scelte "date come ineluttabili, indiscutibili, ammantate dal grigiore di cifre e grafici" indicando soluzioni praticabili e concrete per una manovra economica ispirata alla promozione dei diritti sociali, della salvaguardia dell'ambiente e della pace. Proprio alla luce di questo atteggiamento "pragmatico" le proposte di Sbilanciamoci! – presentate lo scorso 12 ottobre a Roma - sono calibrate sul volume della manovra stabilito dal governo, pur nella convinzione dei promotori della campagna "che sarebbe stato meglio procedere su una politica di stabilizzazione del debito e del rapporto deficit/pil" o comunque prevedere un rientro nei parametri meno traumatico e meno drastico.

Nella Finanziaria di quest'anno (che deve ancora affrontare il lungo iter parlamentare e le modifiche che ne deriveranno) non mancano alcuni incoraggianti segnali di un'inversione di tendenza rispetto alla politica economica del precedente governo (vedi Adista n. 73/06).

Eppure, in molti casi i passi avanti sono ancora insufficienti e le risorse destinate ad importanti progetti sono troppo esigue per marcare un'effettiva discontinuità. Accampare la giustificazione dei vincoli di bilancio significa semplicemente eludere le responsabilità relative a determinate scelte "politiche" nella gerarchia delle priorità. La finanziaria 2007, ad esempio, prevede un aumento delle spese militari di ben 3 miliardi e 170 milioni di euro: 1 miliardo per un fondo per le spese delle missioni militari, 1 miliardo e 700 milioni per investimenti nei sistemi d'arma ad alto contenuto tecnologico, 400 milioni per "esigenze di mantenimento della difesa", 20 milioni per un "programma straordinario dell'edilizia" per alloggi destinati al personale delle forze armate e 50 milioni per il "programma caccia Efa". Le risorse liberate da un taglio drastico di queste voci sarebbero ingenti e si andrebbero a sommare, secondo l'idea formulata da Sbilanciamoci!, alle ulteriori entrate provenienti dalla riforma dell'Irpef e della tassazione sulle rendite. Per quanto la ‘direzione' tracciata dal governo sia quella giusta, è necessario osare di più in termini di progressività con l'introduzione di un'aliquota al 45% sopra i 70mila euro e una al 49% sopra i 200mila. Si suggerisce inoltre di portare dal 20% (proposta del governo) al 23% la tassazione unica sulle rendite finanziarie.

A questo punto sarebbe possibile finanziare un serio e consistente investimento nelle politiche sociali. Queste sono alcune delle proposte avanzate da Sbilanciamoci!: maggiori risorse per il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali; piano straordinario per l'estensione a scala nazionale del Reddito Minimo d'Inserimento; piano straordinario per la costruzione di 3000 asili nido; intervento straordinario per il diritto alla casa; integrazione del Fondo Sanitario Nazionale e abrogazione del ticket su ricette, visite e pronto soccorso; piano pluriennale per l'edilizia scolastica e gli alloggi universitari; incremento fondi per la ricerca universitaria e per il diritto allo studio (eliminando il vergognoso fenomeno degli idonei non beneficiari delle borse di studio).

Per quanto riguarda il provvedimento-simbolo di questa finanziaria – quel taglio del cuneo fiscale che è stato il cavallo di battaglia della campagna elettorale di Romano Prodi – il giudizio di Sbilanciamoci! è il seguente: "si tratta di una riduzione del costo del lavoro che è assai dubbio che abbia effetti consistenti nel rilancio dell'economia e dello sviluppo". "Forse – si legge nel dossier – i 5,5 miliardi previsti per questa misura si sarebbero potuti spendere in modo più efficace: la nostra proposta è di legarlo – per la parte delle imprese – a quelle che fanno innovazione e ricerca e, per quanto riguarda i lavoratori, di destinare i benefici direttamente in busta paga".

Importanti iniziative vengono sollecitate anche per quanto concerne la politica ambientale, come ad esempio il raddoppiamento, per le aziende distributrici di energia, della quota obbligatoria di risparmio energetico, l'abbattimento completo dell'Iva per l'installazione del solare termico e la totale detrazione nella dichiarazione dei redditi delle spese effettuate per l'installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria (per un quadro dettagliato di tutte le proposte di Sbilanciamoci! è possibile consultare il sito www.sbilanciamoci.org). (emilio carnevali)

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