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Noi riconosciamo lo Stato di Palestina

Tratto da: Adista Segni Nuovi n° 1 del 10/01/2015

È con profonda determinazione e convinzione di essere nel giusto, e di agire per la giustizia e per la pace che le Comunità cristiane di base, riunite in Assemblea a Roma in data 7 dicembre 2014 nel corso del loro XXXV Incontro nazionale dichiarano simbolicamente e solennemente di riconoscere lo Stato di Palestina, e chiedono che anche il governo ed il Parlamento italiano riconoscano lo Stato di Palestina così come hanno già fatto 134 Paesi nel mondo, ed in Europa, da ultima la Svezia. L’Italia nell’Assemblea delle Nazioni Unite ha votato a favore della risoluzione per l’ammissione della Palestina quale Stato membro osservatore, si tratta ora di essere coerenti e di rendere effettiva quella decisione: l’Italia dichiari il riconoscimento dello Stato di Palestina. Lo hanno chiesto anche 636 autorevoli esponenti della società israeliana in una lettera pubblicata sul quotidiano Haaretz, lo ha chiesto direttamente all’Italia, Yael Dayan, figlia del generale Moshe Dayan ed importante voce della politica israeliana.

È dal 1980 che l’Unione Europea afferma che la soluzione a questo cruciale conflitto è quella di arrivare a “due popoli, due Stati”, ma quello che abbiamo visto finora è solo la crescita della colonizzazione dei territori palestinesi occupati dal 1967 da parte di Israele. Il 15 Novembre del 1988 con la dichiarazione d’indipendenza della Palestina, i palestinesi hanno riconosciuto lo Stato d’Israele ed accettato che il loro Stato sorgesse solo sul 22% del territorio storico palestinese, quello dei territori occupati del 1967. Israele non ha invece ancora riconosciuto lo Stato di Palestina e neppure i propri confini.

La motivazione che viene addotta da diversi rappresentanti politici per il non riconoscimento è che questo nuocerebbe ai negoziati, ma noi pensiamo esattamente l’opposto. I negoziati saranno ritenuti necessari da Israele nella misura in cui la comunità internazionale mostri, con il riconoscimento, seppur simbolico, dello Stato di Palestina, il suo deciso e chiaro impegno per il rispetto della legalità e per la soluzione politica del conflitto nel quadro delle risoluzioni delle Nazioni Unite e dei “due popoli, due Stati”. A chi dice che il riconoscimento dello Stato di Palestina sarebbe un gesto unilaterale, vorremmo ricordare che lo fu anche il riconoscimento e l’ammissione all’Onu dello Stato di Israele. 

Ci auguriamo e chiediamo che il nostro governo sappia agire con onestà e coraggio oltre che rispetto per la giustizia e la legalità internazionale, riconoscendo lo Stato di Palestina.

Da parte nostra continueremo ad agire affinché i due popoli possano coesistere in pace e sicurezza, praticando principi e valori universali di giustizia e di democrazia. 

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