
Referendum costituzionale. Ultima chiamata
Tratto da: Adista Documenti n° 41 del 26/11/2016
DOC-2826. ROMA-ADISTA. «Ho pensato ai lettori e alle lettrici di Adista e mi sono detto: mi auguro siano tutte persone informate e che, a buona ragione, abbiano deciso per il sì o per il no. Per queste, tanto di rispetto per la loro decisione! Ma se c’è qualcuno che si trova confuso, disorientato, perché non dargli un mezzo e/o un aiuto per la comprensione e per la conseguente decisione?». Così don Aldo Antonelli, prete di Avezzano (Aq), propone, sul prossimo referendum costituzionale, una riflessione in 18 punti per contribuire a fare chiarezza. Sullo stesso tema, a seguire, Alessandra Algostino, docente di Diritto costituzionale all’Università di Torino, con un articolo scritto per “Sbilanciamoci”: la riforma costituzionale, afferma, completa, sul piano istituzionale, la concretezza di condizioni di lavoro sempre più servili e di servizi sociali sempre più assenti, accompagnando l’esclusione politica all’esclusione sociale. Nel suo intervento, Algostino vuole «insistere su un “no” che muove da una lettura della riforma come disegno organico nel nome della verticalizzazione del potere, inserito in un processo più ampio di smantellamento della democrazia politica e sociale e di progressivo abbandono dell’orizzonte della Costituzione, in coerenza con la crescente pervasività della global economic governance».
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