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Risoluzione della Direzione Nazionale di CulturMedia sul fondo per il Pluralismo dell'Informazione

Risoluzione della Direzione Nazionale di CulturMedia sul fondo per il Pluralismo dell'Informazione

In vista degli Stati Generali dell’Editoria annunciati dal sottosegretario Vito Crimi la direzione nazionale di Legacoop CulTurMedia, svolta il 26 febbraio a Roma, ha accolto la costituzione del tavolo MediaCoop come strumento di rappresentanza delle istanze del settore informazione cooperativo. Ne fanno parte cooperative di giornalisti che editano testate quotidiane, periodiche e web a diffusione nazionale e locale. In quella sede è stata anche approvata la seguente risoluzione:

 

Il progressivo svuotamento del Fondo per il Pluralismo dell’Informazione introdotto dalla legge di Bilancio rappresenta un colpo mortale per le cooperative di giornalisti di Legacoop e ACI, per le voci dei territori e tutto il settore industriale che opera nel mondo dell’informazione.

La legge 198/2016 (la cosiddetta Riforma Lotti) aveva per la prima volta garantito un sostegno certo, trasparente e selettivo alle sole testate locali e nazionali cooperative e non profit, che in Italia rappresentano i cosiddetti “editori puri”, eliminando le possibilità di abusi che nel recente passato avevano penalizzato le vere cooperative di giornalisti e ponendo al primo posto il il rispetto dei contratti di lavoro, la presenza sul mercato e la regolarità contributiva.

Legacoop e ACI furono fondamentali nel lungo e difficile processo di approvazione della riforma attraverso la campagna “Meno Giornali Meno Liberi”. Al termine del percorso congressuale di CulTurMedia crediamo sia giunto il momento di riprendere quella battaglia per il Pluralismo, ripartendo dai numerosi e in larga parte inascoltati appelli del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a tutela dei valori dell’articolo 21 della Costituzione.

Ciò che la maggioranza di Governo ha inteso cancellare, infatti, non è il contributo pubblico all’editoria ma la possibilità di sopravvivenza per quella piccola parte di informazione libera che ancora non risponde alle grandi concentrazioni nazionali e internazionali.

Diventa impossibile, inoltre, creare nuova impresa cooperativa in un settore fondamentale per la democrazia.

La direzione nazionale di Legacoop CulTurMedia, su sollecitazione del Tavolo di lavoro Mediacoop, quindi

 

AUSPICA

che il tema sia inserito tra le questioni di maggiore rilevanza del dibattito congressuale in corso all’interno di Legacoop e che tutto il movimento cooperativo dell’ACI sia partecipe del rilancio della battaglia per l’informazione libera e il pluralismo informativo

 

CHIEDE

un intervento pubblico e in tutte le sedi istituzionali dell’Alleanza delle Cooperative sulla materia del Pluralismo informativo e a difesa delle cooperative editoriali.


 

Roma, 26 febbraio 2019

 

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