Aggiornamenti Sociali a un mese dal "Documento sulla fratellanza umana"
A un mese esatto dal viaggio del papa negli Emirati Arabi Uniti e dal Documento sulla fratellanza umana, firmato da Francesco e il grande imam di Al-Azhar, Ahamad al-Tayyib, il 4 febbraio scorso, il periodico gesuita Aggiornamenti Sociali torna a parlare dell'«incontro interreligioso ai massimi livelli, svoltosi su iniziativa musulmana», e della Dichiarazione congiunta di Abu Dhabi, «un testo condiviso per andare oltre le inimicizie e le divisioni, favorire il dialogo interreligioso e costruire insieme la pace e una società più giusta». L'incontro e il documento hanno suscitato, nell'opinione pubblica cattolica e musulmana, larga approvazione, ma anche scandalo e resistenze. Ciononostante resta «impossibile non riconoscere la valenza profondamente innovativa dell’evento e del Documento», scrive il direttore p. Giacomo Costa, perché «strade che si ritenevano impossibili o troppo pericolose si rivelano invece percorribili, e questo ci obbliga a ridefinire le nostre mappe mentali».
Il direttore analizza il nuovo modo di affrontare il pluralismo religioso nel mondo e del tentativo di superare i precedenti approcci, contraddistinti dalla rassegnazione alla secolarizzazione e dalla conflittualità nei territori di convivenza. Il pluralismo, secondo Costa, è «valorizzato come dono di Dio e come base per fondare la libertà religiosa» e da questo «consegue la necessità di superare la logica della contrapposizione amico-nemico nei rapporti tra le religioni».
Leggi l'analisi integrale di p. Costa
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