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Presentato il Rapporto Antigone 2018 sulle carceri italiane

Presentato il Rapporto Antigone 2018 sulle carceri italiane

 

Il XV rapporto annuale, dedicato al rapporto tra “pena reale” e “pena secondo la Costituzione” sul carcere è stato presentato il 16 maggio scorso dall'Associazione Antigone , che da quasi trent’anni monitora e studia il sistema carcerario italiano.

Dalla lettura dei dati emerge che il sovraffollamento del sistema penitenziario italiano è di nuovo in crescita. Al 30 aprile 2019 erano 60.439 i detenuti, di cui 2.659 donne. Le presenze in carcere sono cresciute di 800 unità rispetto al 31 dicembre 2018 e di quasi 3.000 rispetto all’inizio dello scorso anno. Ma soprattutto ci sono oggi ben 8.000 detenuti in più rispetto a tre anni e mezzo fa. Secondo il rapporto, questa tendenza porterà entro due anni ai numeri precedenti alla condanna europea comminata all'Italia per il sovraffollamento carcerario, che aveva portaqto ad una parziale diminuzione della popolazione detenuta.

La visita di 85 strutture carcerarie nel corso del 2018 ha evidenziato che in un caso su cinque non viene rispettato il parametro dei tre metri quadrati per detenuto, soglia considerata dalla Corte di Strasburgo minima e al di sotto della quale è alto il rischio di trattamento inumano o degradante.

Il tasso di affollamento può essere considerato tuttavia più elevato se si tiene conto che in ben 37 istituti, tra quelli visitati dall'associazione, ci sono spazi non in uso per ristrutturazione o inagibilità, e non sempre i dati ufficiali sui posti disponibili ne tengono conto.

Se cresce il numero dei detenuti, diminuisce però in termini assoluti e in percentuale quello degli stranieri in carcere, a conferma di quanto non esista alcuna relazione tra il fenomeno migratorio e la criminalità. Gli stranieri detenuti negli ultimi dieci anni sono diminuiti di oltre 1.000 unità. Erano il 34,27% al 31 dicembre 2017, il 33,9% al 31 dicembre 2018 e sono attualmente il 33,6%. Se nel 2003 su ogni cento stranieri residenti regolarmente in Italia l’1,16% degli stessi finiva in carcere, oggi la percentuale è scesa allo 0,36% (considerando anche gli irregolari)».

Ma c’è un dato che più di ogni altro rende evidente la difficoltà del sistema penale italiano: il 2018, infatti, ha segnato una nuova ripresa nel tasso di suicidi in carcere. Stando al dato raccolto da Ristretti Orizzonti sono stati 67, un tasso di oltre 11 suicidi ogni 10.000 detenuti. Nel 2019 sono già 31 i morti, a conferma che in carcere ci si uccide quasi 18 volte di più che in libertà.

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