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Il Movimento nonviolento suggerisce al nuovo governo: taglia le spese militari, libererai risorse

Il Movimento nonviolento suggerisce al nuovo governo: taglia le spese militari, libererai risorse

Tre punti programmatici offerti al Presidente incaricato e ai partiti che stanno trattando per trovare una maggioranza possibile: questo contiene la lettera aperta inviata a quanti stanno lavorando per un nuovo governo dal Movimento nonviolento, che sta realizzando in questi giorini a Fiumicino (Roma) il "Festival Flumen" su ecologia, nonviolenza, migrazioni. Il  Movimento Nonviolento ritiene che la società civile non possa rimanere solo spettatrice passiva, ma debba dare il proprio contributo per il futuro del governo e del Paese. Il contributo del Movimento non violento è incentrato soprattutto su un deciso taglio alle spese militari con ilconseguente impiego delle risorse liberate per spese di utlità sociale, difesa civile non armata, tutela ambientale. Di seguito il testo integrale della lettera. 

 

Al Presidente incaricato Giuseppe Conte

Al capo politico M5S Luigi Di Maio

Al segretario del PD Nicola Zingaretti

Al Presidente di LeU Pietro Grasso

e per conoscenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Dal palco di Flumen Festival dell’Ecologia della Nonviolenza e delle Migrazioni, il Movimento Nonviolento interviene direttamente nelle trattative e offre una possibile soluzione per risolvere la crisi politica con tre proposte precise:

  1. Uscire dal programma F-35. Il M5S, il PD e LeU hanno già preso posizione critica in passato, anche con atti parlamentari, nei confronti dell’acquisto dei cacciabombardieri F-35. Entro fine anno il nostro Paese ha l’occasione, come ultima finestra, di recedere dagli impegni senza ulteriori penali; ciò equivarrebbe a un risparmio reale di 10 miliardi di euro.

  2. Riduzione delle spese militari. Oggi il bilancio della Difesa è di 25 miliardi di euro: si faccia un taglio del 10% e la cifra risparmiata – 2,5 miliardi – sia utilizzata per alleggerire la manovra economica. Il taglio delle spese militari è prioritario più efficace, più popolare, più utile e più democratico del taglio dei parlamentari.

  3. No al 2% del PIL per la Nato. La richiesta della Nato è di aumentare il budget militare fino ad arrivare al 2% del Pil. Nel programma di Governo ci sia invece il rifiuto di tale misura e si assuma l’impegno che il solo possibile aumento per la Difesa deve essere a favore della istituzione della difesa civile non armata e nonviolenta, per il Servizio Civile, la Protezione Civile, la difesa e tutela ambientale, poiché l’unica guerra da combattere è quella contro il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici.

La discussione per la definizione del programma e la conseguente formazione di un nuovo governo che raccolga la fiducia delle Camere per la prosecuzione della Legislatura, riguarda non solo le forze politiche parlamentari, ma tutti i cittadini e le organizzazioni della società civile.

Proponiamo quindi questi tre obiettivi politici come punti programmatici prioritari. È un richiamo ad impegni realistici che voi stessi avete condiviso in campagna elettorale. Ora avete l’occasione di mettervi in sintonia con il Movimento per la Pace e con larga parte dell’opinione pubblica.

L’Italia potrà così contribuire a trasformare l’Europa in una potenza di pace.

Movimento Nonviolento

Flumen Festival

*Foto di Zorro4 da Pixabay, immagine originale e licenza

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