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Mons. Ricchiuti: no alle armi nel porto di Genova

Mons. Ricchiuti: no alle armi nel porto di Genova

ROMA-ADISTA. Il Presidente di Pax Christi, mons.Giovanni Ricchiuti, interviene sul caso del cargo Saudita “Bahri Yanbu” e del suo carico di armi che transiterà nel porto di Genova:

«In queste ore – afferma mosn. Ricchiuti –, lunedì 7 febbraio, la nave saudita “Bahri Yanbu” transiterà nel porto civile di Genova dove potrebbe anche caricare attrezzature militari dirette in Arabia Saudita. In molti hanno già espresso la propria contrarietà e opposizione - e anche come Pax Christi lo abbiamo fatto in passato - a questo attracco. Esprimo la mia solidarietà ai lavoratori del porto che si rifiutano di collaborare con il loro lavoro per non essere complici della guerra. Anche papa Francesco aveva detto “hanno fatto bene”. Da tempo denunciamo questa situazione, in cui anche l’Italia vende armi, prodotte dalla RWM, all’Arabia Saudita che poi le usa per bombardare lo Yemen. Tutto questo è inammissibile! Lo abbiamo denunciato anche alla marcia di Capodanno, lo scorso 31 dicembre a Cagliari. Mentre esprimo tutto la mia solidarietà a chi si oppone in tanti modi alla guerra – continua Ricchiuti - voglio ricordare che in questa settimana ci sarà il grande appuntamento a Bari, con la presenza di tanti vescovi, delegati e con Papa Francesco: Mediterraneo frontiera di pace. Episodi come quello di Genova del cargo saudita “Bahri Yanbu”, e anche la notizia che l’Italia si prepara a vendere due fregate militari all’Egitto non fanno certo del Mediterraneo un mare di pace. Per questo sono convinto che non si debba tacere!  Se si vuole la pace bisogna costruire la pace e non la guerra. Purtroppo sembra prevalere sempre più una cultura di guerra e la convinzione che la strada delle armi possa essere percorsa con facilità e superficialità».

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