Nessun articolo nel carrello

«Nemmeno un euro ai combustibili fossili»: piano energetico di associazioni ambientaliste

«Nemmeno un euro ai combustibili fossili»: piano energetico di associazioni ambientaliste

«Nemmeno un euro ai combustibili fossili»: è l’impellente sollecitazione indirizzata al Governo dalle associazioni ambientaliste WWF, Legambiente, Greenpeace, Transport&Environment e Kyoto Club con un corposo e dettagliato documento congiunto (19 pagine) perché si acceleri il processo di decarbonizzazione all’interno del Piano Nazionale e Ripresa e Resilienza (PNRR).

Le associazioni elencano i 5 principi in base ai quali valuteranno la coerenza e l’efficacia del PNRR verso la decarbonizzazione, in linea con quello che sta succedendo a livello globale: «1) Nemmeno un euro ai combustibili fossili 2) Non basta che siano verdi, i progetti devono essere significativi; 3) non bastano progetti servono riforme, 4) implementare e monitorare e 5) spendere per innovare». La revisione del PNRR, annunciata dal nuovo Governo, sostengono, «è l’occasione per farlo evitando di intrappolare capitali in processi basati sulle fonti fossili».

Il documento, presentato oggi, chiarisce cosa si aspettano di vedere e cosa invece vorrebbero non vedere incluso nella revisione del PNRR sul merito della lotta al cambiamento climatico e alla decarbonizzazione. Le associazioni chiedono:

«Che almeno il 50% delle risorse del fondo Next Generation EU (NGEU)sia indirizzato a progetti legati alla decarbonizzazione, circa 100 miliardi di €, da destinare all’80% alle quattro dimensioni chiave della decarbonizzazione: la promozione delle fonti rinnovabili e la loro integrazione nei sistemi energetici con particolare attenzione a infrastrutture di rete e accumuli, la promozione dell’efficienza energetica, la trasformazione del sistema dei trasporti e la sua elettrificazione, la conversione dei processi industriali»;

«Che il piano includa nelle sue premesse una lista di esclusione affinché nessuna fonte fossile né alcun processo di trattamento dei rifiuti che favorisca a valle l’impiego di fonti fossili possa accedere ai fondi NGEU»;

«Che i capitoli di spesa siano accompagnati da un programma di riforme aggiuntive a quelle richieste dal semestre europeo, in coerenza ed a supporto di strategie settoriali di lungo periodo per ciascuna delle dimensioni significative (rinnovabili, trasporti, efficienza, industria)»;

«Che nel piano emerga lo sforzo di favorire l’accesso alla decarbonizzazione e alla transizione energetica per le fasce più deboli della popolazione, nell’efficienza energetica, nel trasporto pubblico, nell’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici».

Sulla base di questa impostazione – precisa la presentazione – il documento elenca possibili ambiti di progetti e riforme per le quattro dimensioni identificate: il settore delle rinnovabili, il settore dell’efficienza energetica, il settore dell’efficienza energetica, il settore industriale.

Infine le associazioni auspicano che «lo spirito di consultazione con le associazioni ambientaliste, presupposto significativo del nuovo Governo, venga mantenuto anche nella sostanza e nel merito delle decisioni e coinvolga la società civile e le sue rappresentanze».

Per il documento integrale vedere qui

*Foto tratta da pxfuel.com, immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.