RDCongo: arriva la candidatura di Dénis Mukwege, "medico che ripara le donne" e Nobel per la Pace 2018

Giampaolo Petrucci 04/10/2023, 10:59

Dénis Mukwege, 68 anni, è medico ginecologo e pastore protestante, insignito del Premio Nobel per la Pace nel 2018, fondatore nello stesso anno del Panzi Hospital a Bukavu (capoluogo della provincia del Sud Kivu, nell’Est della Repubblica Democratica del Congo). Anche noto come «il medico che ripara le donne», per la sua grande dedizione nella cura dei danni provocati dagli stupri nei contesti di guerra, in 20 anni ha operato oltre 50mila donne vittime di abusi.

È notizia di questi giorni l’ufficializzazione della sua candidatura per le elezioni presidenziali del 20 dicembre prossimo, alla guida di una coalizione di 8 partiti sostenuti dalla società civile, l’Alleanza dei Congolesi per la Rifondazione della Nazione. Dovrà vedersela con personalità navigate della politica congolese, come il presidente uscente Félix Tshisekedi, l’ex governatore della provincia del Katanga Moïse Katumbi, e quel Martin Fayulu, anche lui espressione della società civile e sostenuto anche dalla Chiesa cattolica nelle elezioni del 2018, quando denunciò brogli e losche manovre istituzionali per sottrargli la poltrona di presidente nonostante i voti ottenuti.

Così Nigrizia, mensile dei comboniani, commenta la candidatura del medico Nobel per la Pace: «Le prossime settimane ci diranno se è una buona notizia. Perché, al netto della sua statura morale e del suo essere punto di riferimento per una parte dei congolesi, il dottor Mukwege si catapulta in una competizione che vede in campo protagonisti che dispongono di mezzi cospicui e di spalle politiche ben più larghe delle sue». Il giudizio di Nigrizia resta sospeso: «È chiaro che la “variabile Mukwege” complica ulteriormente il quadro elettorale di coloro che si presentano come alternativa a Tshisekedi. E obbliga i maggiori protagonisti a trovare un accordo, specie in considerazione del fatto che lo scrutinio presidenziale è a un solo turno. Ma un accordo su una figura che maggiormente garantisca la possibilità di vincere prevede che qualcuno debba fare un passo indietro. Diversamente la discesa in campo del dottor Mukwege non fa altro che frammentare ulteriormente quello che si qualifica come il fronte del cambiamento».

Leggi la notizia di Nigrizia.

Anche la rivista francese sull’Africa Jeune Afrique solleva dubbi simili: «Ormai lanciato nella corsa, il fondatore dell'ospedale Panzi dovrà rispondere ad alcune domande. La prima riguarderà il futuro della sua candidatura all'interno di un'opposizione che avanza in ordine sparso, visto che diversi pezzi grossi si sono già dichiarati» e probabilmente correranno da soli. «In questo contesto, il dialogo tra i diversi candidati sembra inevitabile se l’opposizione desidera avere influenza in un’elezione a turno unico», commenta ancora. Quale leader sarà disposto a compiere il famoso passo indietro in un eventuale quadro unitario delle opposizioni? Intanto, l'entourage dell’attuale Capo di Stato non sembra scosso dalla candidatura di Mukwege: «Non temere la candidatura di colui che i suoi detrattori presentano come il “candidato dell'Occidente”, in riferimento all'aura che il famoso medico esercita in Europa e negli Stati Uniti, soprattutto dopo il Premio Nobel».

Leggi la notizia di Jeune Afrique.

Focus on Africa – «la prima testata italiana di iniziativa editoriale pura dedicata al continente africano», ideata e fondata da Antonella Napoli – riferisce della candidatura, annunciata in una convention nella capitale Kinshasa il 2 ottobre. «Il dottor Dénis Mukwege è uno dei congolesi più famosi del mondo» e «rappresenta una grande speranza per le donne vittime di violenza e per i segmenti più vulnerabili della popolazione del grande Paese africano», si legge nell’articolo firmato da Giovanni Gugg. «Dall’inizio del 2023, i suoi riferimenti a una “rivoluzione democratica” guidata dalla base si sono fatti più frequenti: una “rivoluzione”, secondo Mukwege, guidata da una popolazione mobilitata per votare in modo massiccio e che garantisca che i suoi voti siano rispettati». E ancora: Durante la convention di presentazione della candidatura, «Mukwege ha insistito sulla necessità di un cambiamento radicale, denunciando quanto la RdCongo sia ancora soggetta a un sistema di predazione, piuttosto che in una vera governance».

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Riflettori puntati, dunque, sugli sviluppi politici della campagna elettorale in RdCongo, Paese africano ricco di risorse e, proprio per questo, martoriato dalla corruzione e dai conflitti.

* Foto di Claude Truong-Ngoc tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza. L'immagine è stata ritagliata.