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Le Comunità di Base europee si incontrano a Pesaro per discutere di “spiritualità integrale”

Le Comunità di Base europee si incontrano a Pesaro per discutere di “spiritualità integrale”

Tratto da: Adista Notizie n° 32 del 21/09/2024

41972 ROMA-ADISTA. Il coordinamento europeo delle Comunità Cristiane di Base è un’esperienza originale di cristianesimo di base, che oltrepassa i confini nazionali per assumere una dimensione continentale. Ha preso avvio ancora prima di “We are Church” (NSC/IMWAC, che ha però un rilievo internazionale e non solo europeo). I primi contatti tra le Comunità Cristiane di Base europee risalgono infatti al 1983, in occasione del Congresso delle Comunità di base olandesi ad Amsterdam. È poi al congresso di Bilbao del 1987 che si costituì un “Collettivo europeo”, con il compito di preparare il primo vero congresso europeo delle CdB, svoltosi a Parigi nel 1991 sul tema “Giustizia sociale nell’Europa del ’92”, cui presero parte oltre 600 persone di 28 nazionalità. Altri “seminari europei” si sono poi susseguiti a cadenza non regolare. L’ultimo degli “Incontri europei”, il X, ha avuto come tema “Cristiane e cristiani per un mondo più giusto e per una Chiesa povera”, e si è svolto a Rimini nel 2018.

A sei anni di distanza da quell’appuntamento, l’XI Incontro Europeo delle CdB si terrà a Pesaro, dal 20 al 22 settembre 2024, presso Villa Borromeo. Il tema scelto, “Verso una spiritualità integrale”, si inserisce nel percorso, da tempo avviato all’interno del mondo cristiano progressista, di una religiosità e di una spiritualità che si esprima oltre le Chiese e oltre le religioni.

La tematica sottoposta al dibattito scaturisce da una riflessione avviata nell’incontro del Collettivo europeo svoltosi a Lione nell’ottobre 2022 a partire dalla domanda: quale approccio spirituale proporre nelle comunità cristiane, o a livello personale, nel contesto attuale di una società che pare aver rimosso Dio e che vive una realtà fatta di squilibri economici sempre più drammatici, guerra, cambiamento climatico, massicci processi di migrazioni?

La relazione iniziale dei lavori sarà affidata al teologo José Arregi e cercherà di presentare alcune chiavi e dimensioni di una spiritualità integrale di vita, che sia allo stesso tempo un progetto individuale e comunitario, personale e strutturale: una spiritualità olistica – scrivono le CdB europee nella presentazione dell’incontro – «al di là di ogni dualismo materia-spirito, sacro-profano, naturalesoprannaturale; una spiritualità ecologica, ispirata da una visione cosmica e mistica dell'interdipendenza, della profonda unità eterna di tutti gli esseri, al di là dell'antropocentrismo; una spiritualità politica, ribelle alla dittatura di Mammona e a tutti i poteri che soffocano la vita; una spiritualità coerente con la visione scientifica della realtà, al di là del dogmatismo religioso e del positivismo scientifico; una spiritualità transreligiosa, con o senza religione, ma al di là di ogni religione e di ogni divinità esterna».

Da alcuni anni a coordinare le Comunità Crostiane Europee è Massimiliano Tosato, della CdB di Bologna. Contattato da Adista, ha detto che a suo giudizio, «nonostante i cambiamenti sociali e un mutato rapporto con la fede (e il naturale invecchiamento), le CdB mantengono in Italia e in Europa una presenza significativa unita a una vitalità e una capacità propositiva che ha dato i suoi frutti anche fuori dal movimento stesso, contribuendo alla nascita di nuovi movimenti (NSC/IMWAC) e partecipando attivamente a collegamenti e reti europee EN-RE (Eglise et Liberté), e reti nazionali (Redes cristianas, Parvis, Paves, ecc.)». E se in circa 60 anni di vita «le CdB hanno vissuto con un’autonoma capacità di giudizio il rapporto verso una gerarchia ecclesiastica immobile (che spesso le ha ignorate e che ha posto progressivamente sempre più ostacoli a nuove sperimentazioni provenienti dalla base), pur senza rinunciare a interloquire con essa», oggi c’è qualche segnale in controtendenza: il fatto, ad esempio, che nel dicembre 2023 il presidente della CEI, card. Zuppi, abbia manifestato «un interesse specifico verso le CdB che ha portato alla realizzazione di due incontri diretti con proposte di collaborazione e a un confronto su tematiche cruciali come la ministerialità, la catechesi, l’ecumenismo e l’interreligiosità di base». Ma anche il fatto che all’incontro parteciperà – per la prima volta – il vescovo vicario della diocesi di Pesaro, don Marco Di Giorgio, «che ha mostrato un reale interesse all’evento e una disponibilità concreta per la sua riuscita».

 

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