Nessun articolo nel carrello

“CAMPAGNE MORALISTICHE DI IMPROVVISATI CATONI”. IL VESCOVO DI PIAZZA ARMERINA DIFENDE BERLUSCONI

Tratto da: Adista Notizie n° 76 del 11/07/2009

35100. PIAZZA ARMERINA-ADISTA. Nella gerarchia cattolica italiana i recenti scandali che vedrebbero coinvolto Silvio Berlusconi stanno creando un certo scompiglio. Da una parte vi è infatti la necessità di censurare, specie di fronte all’opinione pubblica, comportamenti palesemente contrari alla morale cattolica. Dall’altra, l’esigenza - assai sentita presso i vertici dell’episcopato italiano - di salvaguardare una rapporto, quello tra la Chiesa e il centrodestra, che negli anni ha fruttato alla gerarchia cattolica innumerevoli benefici. Così, in attesa di capire se l’attuale burrasca travolgerà il premier o si rivelerà solo un “temporale estivo”, nei vertici ecclesiastici prevale la prudenza, quando non addirittura la difesa esplicita del presidente del Consiglio.

Su quest’ultima linea ha scelto di collocarsi mons. Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina che, il 28 giugno scorso è stato intervistato dal quotidiano La Sicilia in merito alla questione morale che sta investendo la politica italiana. Nell’intervista (a pag. 2 del quotidiano, con titolo “Cari politici, la morale non si può lottizzare”), il vescovo non nomina mai direttamente Berlusconi, né fa cenno alla questione delle sue frequentazioni di minorenni ed escort, o ai festini a villa Certosa. Ma il messaggio è ugualmente chiarissimo.

 Il fatto che si torni a parlare di moralità - sostiene il vescovo di Piazza Armerina - “è un bene, in quanto mette in discussione la pregiudiziale separazione tra etica e politica, sostenuta da chi teorizza che tutte le esperienze della vita umana sono autonome dalla morale”. Poi però Pennisi, vescovo assai vicino al card. Camillo Ruini (e questo contribuisce a spiegare la sua posizione nel merito della vicenda), fa un distinguo: “In concreto - dice - bisogna però chiedersi se la ‘questione morale’ sollevata da improvvisati Catoni non sia usata come clava contro i propri avversari politici e se dietro campagne moralistiche non si nascondano ipocritamente interessi economici e strumentalizzazioni elettorali di basso profilo. L’ipocrisia è l’omaggio che il vizio rende alla virtù”.

Di rimando il giornalista, assai poco “neutrale”, chiede: “Che effetto le fa vedere i sostenitori a oltranza del capriccio individuale, diventare difensori del buoncostume?”. Risposta di mons. Pennisi: “Mi chiedo da che pulpito viene la predica, quando coloro che esaltano il libertinaggio morale del singolo individuo e sostengono campagne di legittimazione della soppressione di esseri umani innocenti o in favore della selezione eugenetica degli esseri umani in stato embrionale o dell’eutanasia come progetto di estensione del suicidio assistito, si ergono a difensori della morale altrui: o sono diventati di botto bacchettoni o sono rimasti farisei”. (valerio gigante)

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.